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Energia eolica e paesaggio

L'energia ricavata da fonte eolica è attualmente una delle fonti rinnovabili maggiormente utilizzate. Grazie alla tecnologia efficiente e consolidata, il settore eolico consente di raggiungere gli obiettivi internazionali di riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera. In Italia si assiste però a un costante scontro tra i sostenitori e gli oppositori di questa fonte energetica: se è vero che consente di generare energia pulita, non si può negare che esistono degli impatti paesaggistici dovuti alle dimensioni delle pale e alla localizzazione in ambienti montani o collinari. Molto spesso i tribunali amministrativi sono chiamati in causa per risolvere i ricorsi a favore o contro le autorizzazioni per la realizzazione dei parchi eolici in specifici territori. Questo documento esamina alcune di queste controversie, partendo da una rassegna delle disposizioni normative in materia di energia e dai piani regionali che stabiliscono gli obiettivi in termini di sfruttamento delle energie rinnovabili e gli strumenti più idonei per le proprie regioni.

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3 9 Introduzione: i cambiamenti climatici Negli ultimi 150 - 200 anni, a partire dalla rivoluzione industriale, la combustione delle fonti energetiche fossili (carbone,petrolio,gas naturale) ha provocato l'aumento di un importante fattore che influenza la temperatura terrestre, ovvero la concentrazione in atmosfera di anidride carbonica (CO 2 ), uno dei gas serra (tra i quali c'è anche il metano, sempre prodotto dalle attività umane). E' ormai una certezza scientifica il fatto che l'eccessiva emissione di queste sostanze nell'atmosfera stia accelerando l'incremento nel tempo della temperatura media dell'atmosfera terrestre (che nel 2003 è stata la più elevata degli ultimi 120 anni dopo quella del 1998) e degli oceani e stia alimentando quindi il fenomeno noto come surriscaldamento globale. L'uomo è ,in pratica, ritenuto responsabile dell'ampliamento del cosiddetto effetto serra naturale, ovvero l'azione dell'atmosfera che assorbe parte dei raggi infrarossi emessi dal suolo, riscaldato dalla radiazione ricevuta dal sole, e li riemette in tutte le direzioni, quindi in parte anche verso il suolo stesso. Questo fenomeno è di per se naturale e importante perchè garantisce una temperatura maggiore di quella che si stabilirebbe in assenza dell'atmosfera e quindi rende possibile lo sviluppo della vita umana. Purtroppo, è proprio attraverso l'eccessiva emissione dei gas che determinano l'effetto serra sul nostro pianeta, che l'uomo provoca l'eccessivo riscaldamento della terra. Risulta tuttora molto difficile prevedere come realmente influirà sul sistema pianeta, in quanto si tratterebbe di un evento senza nessun precedente in epoca storica. Inoltre, il clima globale è un sistema non lineare multifattoriale, per cui la climatologia può stabilire delle tendenze ma non eventi in dettaglio. Nonostante queste incertezze, si prevedono in linea generale delle significative modificazioni degli habitat naturali a causa dei mutamenti climatici che ne conseguono, con rilevanti conseguenze sugli equilibri socio-economici del pianeta. Con l'uso eccessivo di fonti energetiche fossili, oltre al già grave problema del mutamento del clima, si pone un'altra questione: la disponibilità limitata. Queste fonti si definiscono non rinnovabili perchè la loro creazione è avvenuta in milioni di anni, attraverso la trasformazione della sostanza organica in forme via via più stabili e ricche di carbonio. La società moderna, quindi, deve intervenire per fronteggiare queste criticità almeno su due fronti: agire con azioni concrete sul risparmio energetico e sviluppare fonti rinnovabili di energia, il cui utilizzo non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future e che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano o non sono "esauribili" nella scala dei tempi "umani". La comunità internazionale, si è mossa in questo senso attraverso l'adozione del Protocollo di Kyoto, il trattato internazionale adottato il 10.12.97 nella città giapponese durante la terza conferenza delle Parti alla Convenzione sui cambiamenti climatici. Il documento è entrato in vigore il 16.02.2005 dopo che la firma della Russia ha

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Informazioni tesi

  Autore: Lidia Crivellaro
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2006-07
  Università: Università degli Studi di Milano
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Scienze Umane dell'Ambiente, del territorio e del paesaggio
  Relatore: Luca Santino Bertonazzi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 47

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Parole chiave

autorizzazione paesistica
cambiamenti climatici
direttive sull'energia
energia eolica
fonti rinnovabili
paesaggio
piani energetici regionali
protocollo di kyoto
tribunali amministrativi regionali

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