Dall'Araldo al Capasso. L'ekphrasis della chiesa di Santa Maria Maggiore attraverso le guide di Napoli
Sulle orme della sterminata bibliografia legata al genere della descriptio urbis, è stato possibile aggiungere un ulteriore tassello al mosaico della guidistica cittadina partenopea tanto che il Complesso di Santa Maria Maggiore ha rappresentato un passaggio obbligato negli itinerari disegnati dagli scrittori di cose sacre. Nelle guide turistiche e nei testi di narrativa ecfrastica il concetto di convivenza/compresenza del tracciato “antico” con il “nuovo” si dichiara come exemplum di stratificazione storica e di eccellenza culturale.
Il presente studio intende appunto verificare l’attendibilità di queste opere, ricercando conferme o smentite – per quanto possibile – in altre fonti, come documenti d’archivio o riviste specializzate. L’imago urbis risulta essere il collante per un’analisi antropologica dell’evoluzione del viaggio tra generi e sottogeneri letterari, dove la narrativa ecfrastica degli edifici sacri di Napoli, quali chiese, conventi e monasteri, si fa portavoce di un nuovo modo di raccontare ed intendere la città. L’elaborato è pertanto strutturato seguendo una cronologia lineare delle scritture di viaggio che nel corso di quattro secoli hanno inserito questo monumento sacro come una delle più vivide ed affascinanti testimonianze del passato greco-romano della città. Ad un primo confronto tra i testi risulta evidente, a livello contenutistico, la somiglianza tra le svariate descrizioni che si fanno della chiesa. Da Benedetto Di Falco, che rappresenta l’iniziatore di questo genere, al manoscritto autografo di Pasquale Ventre, pubblicato per la prima volta nel 2012 a cura della professoressa Marielva Torino, una notevole quantità di scrittori si appresteranno alla descrizione di questo antichissimo edificio partendo sempre dalla storia delle sue origini ed offrendo un vero e proprio tableau vivant della città che ancora oggi, a distanza di secoli, ci sembra assolutamente attuale.
L’analisi dell’evoluzione ontologica del viaggio, che da pellegrinaggio religioso verso la Terrasanta assume, dal Cinquecento, carattere laico, ha permesso di rilevare l’inversione di tendenza attuata dalla letteratura periegetica fino a crearne un vero e proprio genere letterario. L’approccio assolutamente nuovo degli scrittori cinquecenteschi riflette l’avvincente storia della Basilica mariana, la quale si fa testimone materiale delle nuove dinamiche antropiche, storiche e culturali dovute anche alla trasformazione urbanistica della città. Dalla triade letteraria della prima metà del XVI secolo, rappresentata da Di Falco, De Stefano e Tarcagnota, il capitolo si conclude con la Cronica del gesuita Araldo, fondamentale testimonianza dell’apparato religioso napoletano così come si presentava alla fine del Cinquecento. Tenendo presente che nella seconda metà del XVII secolo si assiste ad un cruciale passaggio che vede protagonista l’edificio pomponiano, il quale da basilica paleocristiana s’apre al cantiere barocco di Cosimo Fanzago, sarà analizzata la narrativa ecfrastica seicentesca dalla Napoli sacra di Cesare d’Engenio Caracciolo, passando per l’indagine dissacratoria del De Lellis e la guida tascabile del Sarnelli, per finire alle fortunate Notitie di Carlo Celano. Oltre a raccogliere le testimonianze letterarie dei lavori che stravolgeranno completamente l’architettura di Santa Maria Maggiore, saranno rilevate differenze e congruenze tra le opere di questo secolo, cogliendone l’originalità e l’apporto nuovo che hanno significato per l’immagine della città e per la produzione guidistica meridionale. Infine, la disamina di questi testi, che nel Settecento hanno seguito il flusso portato dai viaggiatori del Grand Tour, toccherà gli orizzonti storiografici della produzione ottocentesca fino alle guide turistiche del Novecento. In questa sede, è risultato fondamentale, ai fini della nostra discussione, il contributo delle Vite di Bernardo De Dominici, che ha fornito un’ekphrasis delle opere d’arte presenti in Santa Maria Maggiore e degli artisti che vi hanno operato. Particolare attenzione è stata rivolta all’architetto Cosimo Fanzago, fautore della fabbrica barocca ed exemplum del nuovo spirito culturale ed artistico napoletano. Infine, una parentesi è stata aperta sulla scrittura di Bartolomeo Capasso, la cui Napoli greco-romana ha permesso di concludere il discorso sul Complesso di Santa Maria Maggiore e di sottolineare i nuovi orizzonti storiografici dell’Ottocento.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Annunziata Cimbali |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2016-17 |
Università: | Università degli Studi di Napoli - Federico II |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Filologia moderna |
Relatore: | Pasquale Sabbatino |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 180 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Il Sulcis - Iglesiente nella letteratura di viaggio
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi