Antonio Vivaldi: L' Opera VIII e il concerto n. 5 La tempesta di mare
Questo studio intende illustrare uno dei momenti più significativi della produzione di Antonio Vivaldi e dell'intero panorama musicale del Settecento europeo, rappresentato dalla composizione dell'opera VIII, della quale la prima edizione, con il titolo Il cimento dell'Armonia e dell' Inventione venne stampata ad Amsterdam molto probabilmente negli ultimi mesi del 1725, presso l'editore Michel-Charles Le Cène.
La ricerca approfondirà il ruolo giocato dalla figura di Vivaldi sullo sfondo della cultura musicale italiana ed europea a cavallo dei secoli XVII-XVIII, ricostruendo le vicende della formazione del Prete rosso e il portato delle sue innovazioni soprattutto nel contesto della produzione concertistica e della diffusione della “musica a programma”. A queste analisi è dedicato il primo capitolo della tesi.
In seguito, lo studio analizzerà le vicende legate alla composizione dell'opera VIII, e il posto che essa occupa nella produzione vivaldiana, della quale rappresenta senza dubbio un’ apice della maturità artistica, con particolare riguardo all'evoluzione delle ricerche vivaldiane sulla forma-concerto. Verrà inoltre messo a fuoco il dibattito in ordine ai numerosi problemi filologici che la composizione solleva, sul piano della datazione, della committenza e dell'organizzazione formale, e, inoltre, si illustrerà la struttura, il contenuto artistico e i motivi caratterizzanti dei quattro più celebri concerti della raccolta, Le Quattro Stagioni. Lo studio ripercorre la fortuna di questo tema compositivo nella cultura musicale italiana ed europea e mette in luce le caratteristiche stilistiche a cui si deve lo straordinario successo dei quattro concerti, con i quali la figura stessa del grande compositore veneziano, probabilmente ingiustamente, ha finito con l'identificarsi. A queste ricostruzioni è dedicato il capitolo terzo di questo studio.
La tesi analizza da ultimo la storia della composizione, la struttura formale e contenuti sul terreno della simbologia musicale del concerto La Tempesta di Mare, che, dopo le Stagioni rappresenta forse il brano più celebre della raccolta de Il Cimento e dell’Inventione.
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Informazioni tesi
Autore: | Silvio Occhiuto |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2015-16 |
Università: | Università degli Studi della Calabria |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Dams - Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo |
Relatore: | Egidio Pozzi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 66 |
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