Le relazioni tra Italia, Francia e Gran Bretagna all’indomani dell'avvento al potere di Mussolini (31 ottobre 1922 – 27 settembre 1923)
Il 31 ottobre 1922 venne dato l'incarico a Benito Mussolini di formare un nuovo governo dal re Vittorio Emanuele III. Quali conseguenze ha avuto la nomina del leader fascista nelle relazioni internazionali con i due alleati europei? E prima ancora di questa domanda, la sua nomina ha avuto conseguenze in questi due stati o nulla è cambiato?
Per rispondere a queste domande, e forse anche ad altre, è stata scritta questa tesi. Essa analizza la situazione storica in cui si trovavano Italia, Francia e Gran Bretagna alla fine della Prima Guerra Mondiale. In seguito, si sofferma su alcuni aspetti risultato di tale situazione storica: percorrendo i Documenti Diplomatici Italiani vengono analizzate le relazioni tra i vari governi all'avvento al potere di Mussolini; le reazioni che vi sono state in tutto il mondo dai vari governi e dall'opinione pubblica; poi le dimissioni di Sforza, le motivazioni che hanno indotto l'ambasciatore in Francia a lasciare la sua carica non appena saputo della nomina del capo del fascismo a Presidente del Consiglio e quali sono state le reazioni della Francia e di Mussolini stesso; in seguito, un approfondimento sulle relazioni tra Italia e Francia e tra Gran Bretagna e Italia, come si sono evolute nei primi mesi di governo, cosa è successo, fino al settembre del 1923, con la crisi di Corfù.
Vengono poi passati in rassegna i vari giornali francesi e inglesi, per poter capire le reazioni avute dall'opinione pubblica, nel dispiegarsi dei mesi che vanno dalla presa del potere fino a Corfù.
La scelta di terminare con la crisi di Corfù è stata dettata dall'importanza che questo avvenimento ha assunto nella storiografia. Infatti, vi sono molti autori che la ritengono il primo vero atto di politica estera del capo del fascismo, l'atto che ha rivelato il vero volto di Mussolini e del suo movimento e che ha aperto gli occhi agli alleati, mentre vi sono altri autori che sostengono il contrario. Senza entrare nel merito di chi abbia ragione, viene descritto, sempre tramite i Documenti Diplomatici, che cosa successe e soprattutto come reagirono i due governi e l'opinione pubblica a tali avvenimenti.
Le relazioni tra Francia e Italia migliorarono con l'avvento al potere di Mussolini e soprattutto dopo l'episodio di Corfù; venne lodata la grande forza di volontà del Presidente italiano, che era riuscito a riportare l'ordine in un paese che non lo conosceva più da molto tempo; si apprezzava persino la violenza con cui tale ordine era stato portato, specialmente da una certa parte dell'opinione pubblica più a destra, ma più che altro si apprezzava l'ordine sociale in sé stesso, o almeno quella parvenza di ordine che il fascismo sembrava aver costruito. L'episodio di Corfù, d'altronde, rinforzò tale immagine positiva.
Le relazioni tra Gran Bretagna e Italia subirono anch'esse un miglioramento. Infatti, secondo gli inglesi, che al potere ci fosse qualcuno in grado di mantenerlo era visto in modo positivo, avevano bisogno di un alleato su cui poter contare per mantenere il controllo in Europa, oltre alla Francia, troppo forte dal loro punto di vista.; allo stesso modo l'opinione pubblica apprezzava il capo del fascismo per aver riportato il suo paese sotto controllo, per mostrarsi moderato e disponibile all'accordo. Al contrario della Francia, però, l'episodio di Corfù non aiutò la buona immagine mussoliniana costruita nei mesi passati, ma il rifiuto di Mussolini di venire giudicato dalla Società delle Nazioni e l'occupazione dell'isola greca posero una serie di interrogativi che il governo inglese non avrebbe voluto porsi, obbligandoli ad una decisione forzata.
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Informazioni tesi
Autore: | Anna Chiara Borrello |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Pisa |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze politiche e delle relazioni internazionali |
Relatore: | Marinella Neri Gualdesi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 67 |
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