La disciplina delle intercettazioni, de iure condito e de iure condendo, alla luce delle più recenti prospettive di riforma. Aspetti e garanzie costituzionali nel bilanciamento tra diritti costituzionalmente garantiti.
Il lavoro si articola in quattro capitoli e si pone l’obiettivo di analizzare compiutamente l'attuale disciplina delle intercettazioni adombrando, al tempo stesso, quelle che potrebbero essere le prospettive "de iure condendo". A nostro dire questa tesi rappresenta l'esempio lampante di come la perfetta simbiosi tra il costituzionalismo moderno e i precetti tipici del diritto processuale penale può davvero costituire uno degli strumenti più efficaci attraverso cui difendere e tutelare i diritti inviolabili della persona dai poteri dello stato. In particolare, dall'analisi storica del nuovo codice di rito - così come modificato nel 1989 dalla Commissione Pisapia - sono emersi certi precetti normativi che meriterebbero particolare attenzione: si prevede che il ricorso alle intercettazioni venga subordinato al verificarsi di apposite fattispecie delittuose individuate dal legislatore secondo due criteri, uno quantitativo, l'altro qualitativo; la possibilità di ricorrere alle intercettazioni - rispetto alla previgente disciplina - viene condizionata dall'esistenza congiunta di due presupposti "gravi indizi di reato e assoluta indispensabilità delle intercettazioni per la prosecuzione delle indagini"; deroghe a tali presupposti solo al verificarsi di apposite fattispecie delittuose (criminalità organizzata e minaccia col mezzo del telefono); ruolo garante del Giudice per le indagini preliminari chiamato a controllare l'azione investigativa del Pubblico ministero a difesa dei diritti dell'indagato. Sebbene il codice di rito contenga precetti coerenti ed in linea con i dettami costituzionali - così come sopra evidenziato - tuttavia, è bene precisare come, a nostro dire, tale testo normativo risente della presenza di norme caratterizzate da una certa ambiguità; la prova di questo va ricercata sia nella previsione normativa relativa alla durata delle intercettazioni, sia nel regime di pubblicità delineato dal codice di rito: ed è stata nostra intenzione avallare in quest'ultimo caso soluzioni idonee a superare tali criticità. Inoltre, la predetta tesi, dal taglio tanto costituzionalistico, quanto processualpenalistico,ha ricevuto l'apprezzamento dei relatori i quali l'hanno ritenuta completa, articolata, attuale ed interessante.
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Informazioni tesi
Autore: | Pietro Cinquemani |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università degli Studi di Palermo |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Antonino - Spataro Agnello |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 119 |
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