Skip to content

I problemi della misurazione del reddito e del benessere - il dibattito corrente e la proposta di un Indice di Prosperità dei Popoli

L'attuale crisi economico-finanziaria e le relative conseguenze drammatiche che ha comportato in tutto il mondo ha indotto ad analizzare con maggior spirito critico i paradigmi di sviluppo sinora utilizzati, centrati quasi esclusivamente sulla dimensione economica. In tale prospettiva e alla luce dell'evidente correlazione positiva tra reddito e benessere, il reddito medio pro capite è stato spesso considerato - soprattutto a livello politico e mediatico - uno strumento in grado di misurare il livello di benessere dei Paesi. Nel corso degli anni, il tentativo di costruire un criterio alternativo al suddetto indicatore si è tradotto nella creazione di decine di strumenti di misurazione molto differenti tra loro. Nel febbraio 2008, il Presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy, insoddisfatto dall'incompletezza delle informazioni statistiche nazionali sull’economia e la società, demandò a Stiglitz, Sen e Fitoussi la creazione della Commissione sulla misurazione della performance economica e del progresso sociale. Questa fu incaricata di analizzare le problematiche e le possibili nuove soluzioni al problema. Dal rapporto finale della Commissione emerge come sarebbe stato possibile evitare l'impreparazione dimostrata dinnanzi all'attuale crisi globale se ci si fosse precedentemente affidati ad un corretto insieme di indicatori statistici. Per questa ragione, occorre definire nuovi indicatori che siano in grado di segnalare eventuali anomalie con un adeguato anticipo e al tempo stesso di indicare la direzione da seguire nell'ambito delle politiche economiche e sociali future. La principale difficoltà risiede nel fornire una precisa e condivisa definizione di benessere, che possa essere impiegata per costruire un indicatore in grado di orientare correttamente le politiche economiche e sociali. Il parere della Commissione al riguardo considera il benessere quale fenomeno multidimensionale, ragion per cui ha specificato una serie di categorie oggettive che influiscono sul livello di benessere: le condizioni di vita materiale, la salute, l'istruzione, le attività personali incluso il lavoro, la partecipazione alla vita politica e la governance, i legami e le relazioni sociali, l'ambiente, l'insicurezza fisica ed economica. L'obiettivo principale della tesi consiste nel tentativo di creare un Indice di Prosperità dei Popoli in grado di misurare il benessere di molti Paesi del mondo, a partire dalle categorie individuate dalla Commissione. In base a tale misura, voglio verificare la veridicità di due convinzioni molto diffuse tra gli economisti. La prima consiste nel ritenere che la classifica dei Paesi in base al reddito medio pro capite sia molto simile a quella formulata attraverso un qualsivoglia indice di benessere, per via della correlazione positiva tra il benessere e il reddito, decrescente man mano che quest'ultimo aumenta. In base alla seconda, le differenti classifiche desunte dai molteplici indici di benessere varierebbero molto poco le une dalle altre. Per fare ciò effettuerò dei confronti tra la classifica relativa all'IPP e quelle che si riferiscono al reddito medio pro capite e all'Indice di Sviluppo Umano. Infine, l'obiettivo più generale che mi pongo col presente lavoro è quello di dare il mio piccolo contributo nella direzione di una maggior diffusione nella società di una concezione del benessere quale fenomeno complesso e multidimensionale, al fine di favorire quel processo di mutamento socio-culturale oggi in atto.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
Capitolo 1 La misura del benessere 1.1. Le principali teorie dello sviluppo dal dopoguerra ad oggi Oggi la maggior parte degli economisti concorda nell'affermare che il benessere sia un fenomeno multidimensionale e che il suo aumento passi necessariamente attraverso un processo di sviluppo, tuttavia non esiste unanime consenso in riferimento al peso e alle caratteristiche di queste dimensioni. Da un punto di vista sociale, non esiste una definizione di benessere precisa e condivisa sulla quale incardinare la costruzione di un indicatore in grado di orientare con soddisfacente precisione le politiche economiche e sociali. Sebbene l'interpretazione del concetto di sviluppo non sia stata univoca ed abbia subito profonde modificazioni nel corso della storia, oggi la maggioranza degli studiosi ritiene che esso consista in un processo di crescita economica, civile e sociale. In particolare, tra i molteplici fattori alla base di un processo di sviluppo, alcuni riguarderebbero una maggior disponibilità di ricchezza, una distribuzione del reddito più equa, un alto livello di occupazione, la presenza di servizi sociali efficienti e diffusi null in primis sa nità ed istruzione null, ed un aumento del livello culturale della società. Dal dopoguerra ad oggi abbiamo assistito al proliferare di molteplici teorie dello sviluppo, con il compito di guidare i Paesi nella ricerca di un maggior benessere. Una parte considerevole dei policynullmakers e dei mass media hanno spesso identificato il concetto di sviluppo con la crescita economica, misurata attraverso il Prodotto Interno Lordo. Tuttavia, sviluppo e crescita, sebbene strettamente correlati, sono due fenomeni ben distinti. Infatti, la crescita economica rappresenta una condizione essenziale per lo sviluppo di un Paese, ma non sempre si traduce anche in una crescita civile e sociale. E' piuttosto difficile che un Paese possa 8

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi