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L'innovazione organizzativa: il knowledge management

Negli ultimi anni si sta assistendo, ad un numero crescente di cambiamenti organizzativi sia in Italia che a livello internazionale. La spinta innovativa ha indotto le aziende ad adattarsi a tali cambiamenti, impiegando nuove tecnologie, ripensando la cultura organizzativa, rendendo più flessibile la produzione, tutto per poter essere competitivi con l’enorme quantità di avversari. Questo contributo nasce dall’esigenza di valutare in che modo l’innovazione viene percepita all’interno delle organizzazioni.
Questa ricerca ha coinvolto più studenti laureandi. È stato creato uno strumento composto da diverse scale. Sono state create diverse versioni del questionario ognuna con una parte differente relativa ad un diverso costrutto da valutare (Knowledge management, clima, giustizia etc.) Il questionario messo a punto dalla prof.ssa Farnese è stato il fulcro della ricerca che ognuno ha svolto individualmente in contesti differenti.
Prima di analizzare lo strumento e i dati è stato considerato il concetto dell’innovazione e del KM (knowledge management) supportato dalla letteratura ed in particolare, nel primo capitolo si affronta il tema dell’innovazione in Italia e di come quest’ultima si posiziona rispetto agli altri paesi europei, e quali sono i vincoli allo sviluppo dell’innovazione. A seguire vengono descritti i diversi modi di intendere l’innovazione: l’innovazione radicale, l’innovazione incrementale, innovazione di processo e di prodotto. Infatti spesso si sente parlare di innovazione ma è utile comprendere che ci sono diversi modi di intendere innovativa un’azienda.conoscenza
Nell’ultimo paragrafo del primo capitolo vengono evidenziati i parametri che influenzano l’innovazioni e il cambiamento e il valore del capitale umano.
Nel secondo capitolo si affronta il tema del knowledge management ossia la conoscenza organizzativa. Si segue l’evoluzione di tale costrutto dalla nascita alla trasformazione della teoria nella pratica e di come tutte le teorie affini ad esso: la spirale della conoscenza, l’apprendimento organizzativo e le comunità di pratiche, si tramutano in strumenti che favoriscono il cambiamento e l’innovazione.
Nel terzo capitolo ci si addentra nella ricerca vera e propria, partendo dalla descrizione delle procedure, passando a quella dei soggetti e del contesto lavorativo in cui è stata svolta la ricerca. Infine si spiega dettagliatamente lo strumento utilizzato nella ricerca evidenziando tutte le scale presenti all’interno del questionario.
In questo capitolo sono inoltre esplicitate le ipotesi di partenza della ricerca e di ciò che ci aspettiamo dall’analisi dei dati.
Nel quarto capitolo vengono esposti i risultati ottenuti attraverso la ricerca.
Vengono analizzate le diverse scale che risultano funzionare meglio nel contesto lavorativo di riferimento e le analisi statistiche effettuate su di esse. Le discussioni sui dati emersi vertono sulle motivazioni che ci hanno spinto a correlare queste scale piuttosto che altre e quali sono le conclusioni alle quali è possibile giungere dopo questa analisi.
Quello che ci aspettiamo di trovare è quanto il knowledge management risulta influire su diverse scale da noi prese in considerazione, ossia la scala dei comportamenti innovativi, la scala sulla percezione dell’innovazione di Tang e la scala sulla vision.
Infine seguirò una breve discussione sui risultati ottenuti grazie a questa ricerca.

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5 Introduzione Negli ultimi anni si sta assistendo, ad un numero crescente di cambiamenti organizzativi sia in Italia che a livello internazionale. La spinta innovativa ha indotto le aziende ad adattarsi a tali cambiamenti, impiegando nuove tecnologie, ripensando la cultura organizzativa, rendendo più flessibile la produzione, tutto per poter essere competitivi con l’enorme quantità di avversari. Questo contributo nasce dall’esigenza di valutare in che modo l’innovazione viene percepita all’interno delle organizzazioni. Questa ricerca ha coinvolto più studenti laureandi. È stato creato uno strumento composto da diverse scale. Sono state create diverse versioni del questionario ognuna con una parte differente relativa ad un diverso costrutto da valutare (Knowledge management, clima, giustizia etc.) Il questionario messo a punto dalla prof.ssa Farnese è stato il fulcro della ricerca che ognuno ha svolto individualmente in contesti differenti. Prima di analizzare lo strumento e i dati è stato considerato il concetto dell’innovazione e del KM (knowledge management) supportato dalla letteratura ed in particolare, nel primo capitolo si affronta il tema dell’innovazione in Italia e di come quest’ultima si posiziona rispetto agli altri paesi europei, e quali sono i vincoli allo sviluppo dell’innovazione. A seguire vengono descritti i diversi modi di intendere l’innovazione: l’innovazione radicale, l’innovazione incrementale, innovazione di processo e di prodotto. Infatti spesso si sente parlare di innovazione ma è utile comprendere che ci sono diversi modi di intendere innovativa un’azienda. Nell’ultimo paragrafo del primo capitolo vengono evidenziati i parametri che influenzano l’innovazioni e il cambiamento e il valore del capitale umano.

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