Musicoterapia e Pazienti Autistici
Ho scelto di trattare questo argomento nel tentativo di mettere assieme due delle mie grandi passioni e cioè la musica e la psicologia.
Cercando un connubio interessante tra le due discipline, mi è parso che la musicoterapia potesse rivelarsi un ambito di ricerca e d’approfondimento piuttosto valido. E così è stato. Tra le tantissime informazioni trovate, sia a livello bibliografico che informatico, ho dovuto fare delle scelte, snellendo il materiale ed identificando un argomento ben preciso. Da qui, ho focalizzato il mio lavoro selezionando le informazioni inerenti sia alla musicoterapia che all’autismo.
Non pretendo, ovviamente, di fornire una trattazione esaustiva dell’argomento, ma spero di riuscire a presentare una panoramica chiara e semplice, di quella che è una disciplina spesso piuttosto poco conosciuta, ma tanto affascinante e a mio avviso carica di ottime potenzialità terapeutiche.
Nel primo capitolo (“Musicoterapia”) verranno trattati gli aspetti, a mio avviso, più pregnanti di questa tecnica psicoterapica. Nella scelta del materiale da proporre ho cercato di fornire delle nozioni sia generali sia inerenti a quelli che sono gli argomenti successivi.
Il secondo capitolo (“Autismo”) si pone l’obiettivo di fornire una definizione esauriente della patologia riferendosi in particolare ai bambini. Vista la vastità dell’argomento, ho cercato di scegliere il materiale in funzione della tesi, tralasciando inevitabilmente tanti altri aspetti che risultano per questo lavoro troppo approfonditi.
Infine, il terzo capitolo (“Musicoterapia e Autismo”) cerca di concretizzare quanto visto teoricamente con degli esempi e con delle riflessioni pratiche. E’ la parte centrale e più consistente della tesi, che volutamente va’ a confluire verso l’approfondimento di un unico caso, quello di “Giancarlo” (capitolo 3.2), dando l’idea che l’intero elaborato si sviluppi in una sorta di cono rovesco, cioè dal più generale allo specifico.
Voglio precisare che, essendo la musicoterapia una tecnica piuttosto eterogenea, i casi clinici presentati rappresentano solo una piccola parte di quanto è possibile realizzare con tale approccio.
Concludo dicendo che anche se ho dovuto fare delle scelte sul materiale trovato, il lavoro di ricerca mi ha dato l’opportunità di affrontare degli argomenti che, fino a qualche mese fa, conoscevo molto sommariamente, regalandomi degli utili spunti d’approfondimento e di studio e chiarendomi le idee su tanti aspetti prima piuttosto confusi.
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Informazioni tesi
Autore: | Davide Uderzo |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Scienze psicologiche |
Relatore: | Ivano Spano |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 40 |
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