Gli aspetti relazionali ed emotivi nella relazione d'aiuto con il paziente oncologico

4 Introduzione Oggi il tumore è fra le principali cause di morte ed evoca le angosce più gravi non solo al malato, ma anche al personale che lo assiste. La reazione di chi è colpito da tumore tende a nascondere, a rendere difficilmente comprensibile i tratti della personalità dell'individuo che preesistevano all’insorgere della malattia. Diventa quindi difficile poter capire veramente la personalità del soggetto. La professione infermieristica ha una connotazione specifica che consiste nella relazione d’aiuto competente, che pone la persona infermiere in rapporto con la fragilità del malato oncologico. In questo modo si può instaurare un valido rapporto di fiducia tra infermiere e assistito, che consentirà al professionista di essere supporto e sostegno per affrontare i problemi che la malattia tumorale e i trattamenti antiblastici procurano. Questo comporta un forte impegno da parte degli infermieri che vengono coinvolti per la maggior parte della loro giornata lavorativa dalle attività di cura della persona malata. Il malato oncologico, più di ogni altro malato convive con l’idea della morte prima ancora che questa sia realmente prossima. Per poter affrontare gli aspetti relazionali legati al contesto della patologia oncologica, è essenziale riuscire a capire le fasi a cui va incontro un paziente in un momento complesso come la diagnosi di tumore. È molto importante analizzare sia gli aspetti psicologici ed emotivi del paziente, travolto da un dolore devastante, sia valutare il coinvolgimento dell’infermiere e la sua capacità di affrontare la relazione d’aiuto. Solo analizzando i punti di forza e i punti critici si può avere un quadro completo di tutti i fattori che vanno ad influire sulla qualità della relazione.