''THE SCHOLEMASTER'': Traduzione e cura del trattato sull'educazione dei giovani e sull'insegnamento del latino dell'umanista inglese Roger Ascham
The Scholemaster è un’opera paradigmatica e capace di rivelare il mutato clima culturale dettato dalla nuova fase dell’epoca elisabettiana, nonostante il fatto che sia stata scritta da un’autore tradizionalmente considerato minore dalla storia e dalla critica letteraria.
Diverse sono le motivazioni che mi hanno persuaso e spinto a tradurre The Scholemaster. Innanzitutto, la mancanza di una traduzione italiana dell’opera e l’attenzione relativamente scarsa in Italia per le opere di Roger Ascham, che ritengo fondamentali per la comprensione e per l’approfondimento della letteratura e del pensiero dell’Inghilterra elisabettiana.
In secondo luogo, il carattere di teoria e tecnica sia dell’apprendimento linguistico che della traduzione dal latino. Ciò si traduce nel riesame delle nozioni classiche della retorica antica, dell’oratoria e della specifica tradizione letteraria (Aristotele, Cicerone, Quintiliano, ecc.) relativa alle tecniche e al giusto metodo di apprendimento delle lingue - per un uso corretto nella conversazione e nella scrittura - con particolare attenzione e cura verso la traduzione, strumento privilegiato per raggiungere la perfezione nelle varie lingue e la conoscenza delle più diverse discipline nei disparati ambiti della cultura.
E infine, il peculiare carattere del libro, decisivo nell’evoluzione e nello sviluppo dei rapporti e degli scambi culturali tra Italia e Inghilterra nel XVI secolo. L’opera offre un primo contributo fondamentale alla creazione di quell’immagine negativa dell’Italia destinata a sopravvivere nelle testimonianze storico-letterarie e nell’immaginario collettivo anglosassone persino ancora oggi. Tale pregiudizio verso l’Italia divenne popolare e usuale tra gli inglesi sin dalla generazione successiva ad Ascham: l’eroe di The Unfortunate Traveler (1594) di T. Nashe descrive, con dovizia di particolari, l’Italia quale autentico regno del vizio, della perversione e del peccato.
Il presente lavoro si basa sull’edizione critica di The Scholemaster nella raccolta The Whole Works of Roger Ascham curata da J. A. Giles e pubblicata dalla AMS Press di New York nel 1970 . Questa, dotata di un significativo apparato critico, offre una solida base per l’interpretazione dell’opera tradotta in lingua italiana e per un adeguato sostegno al lettore moderno. Ascham si dichiara a favore e in difesa della duplice traduzione, dal latino all’inglese, e dall’inglese al latino ancora: l’obiettivo principale è quello di ricostituire il brano latino originale, sviluppando la capacità di avvalersi degli stessi vocaboli impiegati dai migliori scrittori e imparando a imitare la forma di questi ultimi, il che equivale ad acquisire la loro sostanziale correttezza e chiarezza. La duplice traduzione viene considerata il mezzo più efficace per procurarsi uno stile adeguato in latino.
Egli scrisse i suoi libri in inglese, in contrasto con la tendenza imperante a quell’epoca che voleva il latino ancora come lingua della cultura ufficiale, perché intendeva persuadere, così, i suoi connazionali a scrivere in vernacolare e dare un fondamentale impulso alla letteratura nazionale. The Scholemaster può essere definito, comunque, un conduct book, un libro sull’educazione dei giovani - e dei maestri, ritenuti inadeguati e più ignoranti, spesso, dei loro allievi bambini – in cui si combinano gli ideali del Rinascimento e della Riforma protestante per plasmare un individuo dal nobile carattere e dai saldi principi morali, fondato sulla verità della religione, il retto vivere e il giusto metodo per l’apprendimento e per l’educazione.
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Informazioni tesi
Autore: | Paolo Della Mora |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2004-05 |
Università: | Università degli Studi di Macerata |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere |
Corso: | Lingue e Letterature Straniere |
Relatore: | Stefania D'Agata D'Ottavi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 202 |
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