Donazione delle cellule staminali da cordone ombelicale. Progetto di raccolta ed ipotesi applicativa per la Provincia Autonoma di Bolzano
Ho maturato l’idea di un lavoro sulla donazione e la raccolta delle cellule staminali da cordone ombelicale, in base all’importanza che credo abbia il dono. Esso si manifesta come il fondo più vero delle relazioni etiche, nelle sue caratteristiche di genuinità e gratuità.
E’ importante donare qualche cosa che ci appartiene, attraverso un atto accomunante. Si dona il proprio tempo, o un qualche simbolo della propria identità.
Il donante si dona, regalando sé nel dono, o una qualche parte di sé, o un dono del proprio corpo di pregnante simbolicità, come ad esempio gli organi o il sangue cordonale.
Ulteriore motivazione a questa mia tesi nasce dall’esperienza di tirocinio. Infatti, mi sono trovato più volte a dover gettare, e a non poter raccogliere, il sangue del cordone ombelicale, che potenzialmente sarebbe potuto essere fonte di speranza per i bambini malati di leucemia.
Sono convinto che chiunque sarebbe disposto a compiere un così facile gesto, anche perché spesso donare qualche cosa comporta sempre un po’ di sacrificio, mentre la donazione del sangue cordonale é indolore sia per la mamma che per il neonato, e necessita solo di una breve attesa fino a quando é stata riempita la sacca. Agli operatori invece, che sono impegnati nella raccolta del sangue, viene richiesta una nuova prestazione, che, rispetto alle normali procedure, richiede un ulteriore impegno di tempo. Quale miglior tempo speso per un atto di così tale generosità.
Nella tesi ho sviluppato inizialmente il tema delle cellule staminali, partendo dalle origini fino ai giorni nostri, descrivendone le fonti e le caratteristiche.
Le cellule staminali, fino ad un recente passato considerate anonime strutture biologiche, sono oggi arrivate alla ribalta nei dibattiti scientifici per le potenzialità terapeutiche che il loro utilizzo consentirà di raggiungere in non più di dieci anni.
Si tratta di cellule ubiquitarie che si trovano in ogni stadio dello sviluppo biologico dell’individuo; sono infatti presenti nell’embrione, nel feto, nel sangue cordonale, ma anche in molti tessuti dell’organismo adulto, perchè rimangono nei differenti tessuti di ciascun essere umano per tutta la vita.
Le cellule staminali ricavate dal sangue cordonale rappresentano una buona fonte di cellule staminali, anche se le loro potenzialità biologiche non sono state ancora completamente chiarite.
Da una decina d'anni è stata dimostrata la possibilità di eseguire un trapianto di midollo allogenico utilizzando il sangue del cordone ombelicale, perché è stato da tempo identificato come possibile fonte alternativa di cellule staminali emopoietiche. Il trapianto di cellule staminali da cordone ombelicale è un intervento che ha dimostrato fattibilità ed efficacia. Restano ancora però i problemi della convenienza economica e dell’istituzione di banche di sangue cordonale.
Successivamente ho analizzato l’organizzazione delle banche di sangue cordonale ponendo l’attenzione sulle metodiche di conservazione e sul controllo di qualità; ho fatto in particolar modo riferimento ai protocolli GRACE, ai quali si attengono le principali banche del sangue italiane.
Sono passato poi alla descrizione di un progetto di raccolta di sangue placentare, in cui ho posto l’attenzione sulle motivazioni che spingono alla raccolta, le procedure che seguono la donazione, chi sono i riceventi e quali prospettive future, in base alle attuali conoscenze scientifiche, avranno i trapiantati.
Per l’attuazione del progetto sopradescritto è richiesta, oltre che la volontà e la voglia di attuarlo, anche una certa flessibilità, dove potrebbero essere richieste delle variazioni agli standard lavorativi abituali.
L’obiettivo principale che mi sono posto con la stesura di questa tesi è di portare a conoscenza attraverso l’esperienza italiana e di quella straniera, lo scenario attuale che si presenta nell’ambito della donazione del cordone ombelicale e di sensibilizzare le Aziende Sanitarie a costituire dei centri di raccolta.
Possa essere quindi la mia, un’ipotesi realizzabile attraverso l’appoggio delle Aziende Sanitarie, tramite il personale medico ed infermieristico, al fine di creare i presupposti necessari, atti alla sensibilizzazione ed all’informazione della popolazione alla donazione del sangue cordonale.
Così come le madri, che attraverso il miracolo del parto possono, oltre che dare alla luce il loro bambino, essere anche esempio di solidarietà nei confronti di altre madri, di altre famiglie, di altre persone, che necessitano del loro sostegno.
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Informazioni tesi
Autore: | Mirco Rizzi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2001-02 |
Università: | Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma |
Facoltà: | Medicina e Chirurgia |
Corso: | Ostetricia |
Relatore: | Sergio Messini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 123 |
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