La dissociazione in adolescenza: vissuti e sintomi dissociativi in un campione con disturbo del comportamento alimentare
La dissociazione viene attualmente valutata lungo un continuum che va da fenomeni minori fino a condizioni estreme patologiche o attraverso un modello tipologico della dissociazione che prevede due tipi di dissociazione, normale e patologica. Questi due modelli contribuiscono alla spiegazione dell’ampia fenomenologia dissociativa. In adolescenza il ricorso al meccanismo difensivo della dissociazione tende a mostrare un decremento spontaneo dopo i venti anni di età, avvalorando l’ipotesi che l’adolescente possa utilizzare la dissociazione in maniera adattiva nella gestione dei conflitti fase-specifici (Calamari, Pini, 2003). L’organizzazione psichica dell’adolescente risulta maggiormente vulnerabile a percepire eventi esterni e/o interni come traumatici. Eventi potenzialmente traumatici in adolescenza sembrano legarsi ad intensi vissuti dissociativi e ad un uso di strategie difensive non mature. Nello specifico una maggior precocità e continuità nel tempo degli eventi traumatici, soprattutto di natura interpersonale, tendono ad avere conseguenze più pervasive portando a deficit nella regolazione emotivo-comportamentale, alterazioni dello stato di coscienza e deficit delle funzioni esecutive ed attentive (van der Kolk, 2005). Soggetti con un disturbo del comportamento alimentare riportano con frequenza esperienze traumatiche di vita sebbene si ritenga che il rapporto tra il trauma e il disturbo alimentare non sia lineare, ma intervengano diversi fattori di mediazione (Vanderlinden, Vandereycken, 1997).
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Informazioni tesi
Autore: | Michela Francioli |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2007-08 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Massimo Ammaniti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 185 |
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