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La Direttiva sui servizi di pagamento (PSD): effetti per le banche e gli intermediari finanziari

L’elaborato si propone di offrire una panoramica dei tratti più rilevanti della Direttiva sui servizi di pagamento (PAYMENT SERVICES DIRECTIVE), in maniera essenziale, cercando di carpire i requisiti normativi di maggior rilievo, nonché focalizzando l’attenzione sugli aspetti operativi della stessa. Il lavoro si compone di cinque capitoli dedicati all’analisi dei servizi e dei sistemi di pagamento introdotti dalla Direttiva 2007/64/CE PSD nell’ambito dell’analisi del Decreto Legislativo di recepimento in Italia (n.11 del 27 gennaio 2010) della stessa. Il primo capitolo va a riassumere in maniera generica la struttura, i contenuti e gli obiettivi della Direttiva in questione, le modalità di recepimento nel nostro ordinamento, i servizi di pagamento interessati e quelli non interessati e l’impatto che la Direttiva ha sul Sistema Bancario Europeo, nonché Italiano, con la descrizione dell’intervento che la stessa opera per quanto riguarda i servizi di pagamento relativi agli Enti Pubblici (Pubblica Amministrazione).
Il secondo capitolo, invece, pone l’attenzione sull’analisi di una delle principali innovazioni apportate in virtù della PSD: gli Istituti di Pagamento, ossia soggetti non bancari che, accanto alla normale attività commerciale, potranno offrire servizi di pagamento in moneta scritturale e i cosiddetti conti di pagamento, tramite i quali tali Istituti possono raccogliere dagli utenti i fondi necessari all’esecuzione dei servizi di pagamento.
I tre capitoli successivi, mirano essenzialmente ad analizzare la nuova disciplina armonizzata dei servizi di pagamento, relativamente alle norme di recepimento della Direttiva nel sistema italiano. Saranno analizzati due titoli del Decreto di recepimento concernenti i diritti e gli obblighi delle parti all’interno del rapporto, e le disposizioni sulla trasparenza delle condizioni contrattuali e degli obblighi informativi. La descrizione di questi titoli si articolerà relativamente alle singole categorie di operazioni coinvolte, analizzando di volta in volta gli effetti apportati alla loro operatività. In particolare il terzo capitolo porrà l’attenzione sulle novità inerenti il bonifico, quale operazione bancaria, che permette di eseguire un trasferimento di fondi.
Le novità apportate dalla direttiva a tale operazione sono molteplici e riguardano diversi aspetti della stessa. Ad esempio, sono cambiati i tempi di esecuzione; l’identificativo unico è diventato obbligatorio; l’informativa al cliente è più particolareggiata; o anche la ripartizione delle spese ha un diverso funzionamento.
Il capitolo quarto si occuperà della famiglia degli incassi commerciali interbancari (ICI), gestiti sul circuito nazionale. Questa famiglia si compone di quattro diverse tipologie di operazioni:
RID (Rapporti interbancari diretti)
Ri.ba. (Ricevute bancarie)
MAV (Pagamento Mediante Avviso)
Bollettini Bancari Freccia
Questi quattro mezzi di pagamento rientrano nell’ambito di applicazione della PSD e sono effettuati solo a livello nazionale ed in Euro. Alla famiglia degli incassi commerciali “allargata”, infatti, si aggiunge anche il nuovo prodotto di addebito diretto paneuropeo: il Sepa Direct Debit (SDD).
Nel corso del capitolo, dopo aver effettuato una breve descrizione di ogni singola operazione e del suo funzionamento, verranno esposte le modifiche, le rivisitazioni e le novità apportate dalla direttiva ad ognuna di esse.
Infine il quinto, nonché ultimo capitolo, verterà sull’esposizione degli effetti della direttiva PSD sulla cosiddetta “monetica”.
Con il termine monetica si fa riferimento a servizi di pagamento quali:
Carte di pagamento (debito, credito e prepagate)
Servizio POS (Point of Sale) agli esercenti
Il capitolo conterrà, inoltre, un breve accenno relativo alle disposizioni circa la gestione dei nuovi contratti con la clientela, nonché le modifiche contrattuali da apportare ai clienti in essere alla data del 1° marzo 2010.

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6 INTRODUZIONE Negli ultimi quindici anni, il sistema dei pagamenti è stato interessato da un eccezionale dinamismo, di gran lunga superiore a quello registrato in altri settori dell’economia. Le continue e rilevanti trasformazioni che lo hanno caratterizzato, possono ricondursi essenzialmente a due fattori: in primo luogo la continua evoluzione della tecnologia informatica e telematica, che ha sensibilmente accelerato la conclusione delle transazioni commerciali ed accentuato la smaterializzazione dei trasferimenti di denaro. In secondo luogo, ai contestuali processi di innovazione, liberalizzazione finanziaria e di internazionalizzazione dei mercati, che hanno contraddistinto l’ultimo ventennio del secolo scorso. Nel contesto europeo, l’evoluzione del sistema dei pagamenti non è stata indotta solo da questi fattori di cambiamento, ma ha dovuto rispondere altresì alle specifiche esigenze derivanti dal processo di unificazione monetaria. Attraverso questo processo, a partire dalla prima metà degli anni novanta, un gruppo di stati aderenti alla Comunità Europea, fra cui l’Italia, ha deciso di sostituire le rispettive divise nazionali con una nuova moneta, l’euro; di dotarsi di un sistema di banche centrali; di una politica monetaria comune e di completare l’unificazione del mercato interno con la realizzazione di un unico sistema di pagamenti.

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