L'Universal Design for Learning e il metodo autobiografico: un approccio individualizzato come risorsa necessaria per il gruppo

3 Introduzione Il lavoro presentato tratta l’argomento dell’Universal Design for Learning (UDL), un modello pedagogico che intende guidare la pratica educativa, identificando e rimuovendo gli ostacoli architettonici e didattici, per poter affrontare le varietà delle esigenze degli studenti. Soffermandosi sulle necessità degli alunni, si approfondirà la metodologia autobiografica che presenta un approccio individualizzato, ma allo stesso tempo utile e stimolante, per l’intero gruppo. Il lavoro progettato e rivolto all’ultima classe della Scuola Primaria rappresenterà una risorsa utilizzabile e attuabile per dar modo e voce ai discenti, ponendoli completamente al centro del loro apprendimento e guidandoli verso la soddisfazione dei propri bisogni educativi e dell’apprendimento. Nel primo capitolo si accennerà ai cambiamenti che il panorama legislativo scolastico ha subito nel tempo. Partendo dal secolo scorso c’è stato un susseguirsi di decreti legge che hanno cercato di centrare tutti i punti utili e più importanti per le scuole di ogni ordine e grado. I temi dell’integrazione e dell’inclusione hanno però fatto fatica a farsi strada tra gli argomenti di rilievo sopracitati: con la Circolare Ministeriale della Direzione Generale dell’Istruzione elementare n. 103 del 4/1/1962 ci si trova davanti all’istituzione delle cosiddette “classi differenziali”, che vanno a sottolineare l’emarginazione totale dei bambini e ragazzi disabili all’interno delle scuole. Solo con la Legge n. 517 del 4/8/1977 si iniziano a muovere i primi passi verso l’integrazione, attraverso l’abolizione delle suddette classi. Per parlare di inclusione, invece, si dovrà aspettare il recente Decreto Inclusione, emanato con la DLgs 96/2019. Tale excursus sarà utile a livello temporale per sottolineare e individuare le principali tappe storiche e legislativo del cammino integrativo e inclusivo che ha coinvolto, in ogni suo aspetto, il mondo scolastico. Nel secondo capitolo della tesi, l’attenzione si sposterà sulla parte strettamente legata al modello dell’Universal Design for Learning (in Italia chiamato anche Progettazione Universale per l’Apprendimento). Si farà riferimento ai principi caposaldo dell’approccio, sottolineando l’importanza dell’accessibilità per tutti; proprio per questo motivo, l’UDL può essere applicato in tutti gli ordini e gradi di scuola. In questo lavoro ci si concentrerà maggiormente sullo sviluppo nella Scuola Primaria, sede in cui gli alunni si apprestano maggiormente alla scoperta e alla collaborazione, costruendo insieme un ambiente di apprendimento inclusivo.