Skip to content

Il potere di grazia del Presidente della Repubblica

La presente tesi analizza il potere di grazia prima e dopo la sentenza n. 200 del 2006 della Corte Costituzionale con la quale è stata definita sia la titolarità che le modalità dell'esercizio di questo istituto. Dopo una breve analisi storica di questa clemenza dall'antichità allo Statuto Albertino, si è trattato della grazia nell'ordinamento giuridico italiano attuale (Costituzione, Codice Penale, Procedura penale, Militare e relativa dottrina). Si è dato spazio ai tentativi di modifica di questa clemenza tentati dal Parlamento tra il 2003 e il 2006. Poi si sono analizzati i pronunciamenti in tema di grazia sia dei giudici ammnistrativi che della Corte Costitituzionale pre 2006. Poi si sono approfondite l'ordinanza 354 del 2005 e la sentenza 200 del 2006, entrambe emesse della Consulta. Infine si è osservata la prassi della Presidenza Napolitano che per prima si è attenuta a quanto deciso dalla Corte, dando spazio ai numerosi dati statistici pubblicati dalla Presidenza stessa.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
5 INTRODUZIONE Dopo la storica sentenza della Corte Costituzionale ( la n. 200 del 2006 ), con la quale ha definito in modo risolutivo la titolarità di concessione della grazia, la dottrina ha per lungo tempo cessato di approfondire il tema. Solo di recente, nel novembre del 2010, durante un convegno 1 a Messina dedicato alla figura e al ruolo del Presidente della Repubblica nell'attuale fase costituzionale e politica, venne introdotto il tema relativo al potere di grazia 2 del Capo dello Stato, arricchito da numerosi dati statistici forniti dalla stessa Presidenza della Repubblica 3 . L'attenzione da parte dei media (e anche della dottrina ) a questo ritorno in scena fu minimo e poco interessato . Infatti non vennero dedicate al fatto che poche righe, peraltro molto brevi 4 . Eppure molto tempo prima, durante la XIV legislatura (tra il 2003 e il 2006) , le questioni attinenti alla grazia e, in particolare, alla titolarità del relativo potere sono state al centro dell'attenzione, coinvolgendo in aspri dibattiti una dottrina, nettamente divisa al suo interno nel definire a chi appartenesse l'ultima parola sulla concessione dell'istituto di clemenza . Infatti, nel corso di quella legislatura, da parte di un movimento trasversale ai partiti era nata la proposta di chiedere al Capo dello Stato di concedere la grazia ad Adriano Sofri e Ovidio Bompressi, condannati in modo definitivo per l'omicidio del commissario Calabresi. L'obiettivo da parte di molti politici era non solo quello di intervenire a favore dei due detenuti per via della loro difficile condizione di salute, ma era anche di usare la grazia per chiudere in modo definitivo un periodo storico, quello del terrorismo rosso, molto controverso. La spinta per tale iniziativa era stata la richiesta di clemenza, negata, presentata dalle figlie di Ovidio Bompressi. Infatti sulla strada per la concessione si frappose l'allora Ministro della Giustizia Castelli, che, respingendo l'istanza delle donne per ben due volte, suscitò la reazione negativa sia da parte di molti membri del Parlamento (e anche di molti esponenti del mondo culturale in generale ) sia della stessa Presidenza della Repubblica. L'allora Capo dello Stato Ciampi, sebbene inizialmente avesse rispettato la posizione del Guardasigilli, manifestò in seguito la volontà di concedere la grazia a Ovidio Bompressi, e invitò il Ministro Castelli a predisporre l'atto, a cui il titolare della Giustizia si oppose. Da questo diniego nacque una dura contrapposizione tra le due alte cariche dello Stato, che spinse il Parlamento, con esiti infruttuosi, a cercare di approvare progetti di legge, e anche modifiche costituzionali, per superare tale veto ministeriale. Invece nel 2006, con la citata sentenza n. 200, fu 1 Incontro studio “Evoluzione del sistema politico-istituzionale e Ruolo del Presidente della Repubblica” a Messina e a Siracusa il 19 e 20 novembre 2010 organizzato dalla Fondazione Bonino-Pulejo Messina , dalla Università di Messina e dalla Fondazione Universitaria Megara Ibleo. 2 Intervento di A.Puggiotto dell'Università di Ferrara del 19 novembre 2010. 3 Vedi Capitolo 5,p.120ss 4 Gazzetta del Sud “ Il ruolo del Presidente della Repubblica nell'evoluzione del sistema istituzionale”,p.18 del 19 novembre 2010 ; Gazzetta del Sud , “Il Presidente e le sue prerogative” p.19 del 20 novembre 2010

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

corte costituzionale
statuto albertino
castelli
pena
commutazione
indulto
sofri
grazia
ciampi
bompressi
condono
art.8
presidenza
d'ambrosio
diniego
leone
200
gozzini
napolitano
681 c.p.p
contrada
comparto grazie
tar del lazio
art 87 comma 11

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi