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Civismo e società: riflessioni per una nuova materia scolastica

La presente tesi nasce da una mia riflessione sull’attuale condizione giovanile in Italia. Sempre piú spesso si sente parlare di “generazione problema”, del fatto che i giovani non hanno valori in cui credere, della loro progressiva perdita di punti di riferimento fondamentali. Le istituzioni politiche, la famiglia, i media e la societá in generale stanno perdendo quel ruolo di guida che dovrebbe aiutare i giovani a diventare adulti, cittadini attivi e responsabili all’interno della propria realtá. All’interno di questo contesto il ruolo dell’educazione civica é fondamentale, in quanto insegnamento volto alla formazione dei futuri cittadini.

Il percorso dell’educazione civica in Italia ha dimostrato che questo insegnamento é sempre rimasto un’appendice delle restanti materie scolastiche. L’esistenza di un grosso scarto tra le proposte formali e l’effettivo svolgimento dell’educazione civica ne é la prova: l’educazione civica é stata definita la “materia cenerentola” della scuola italiana. Questo nonostante le istituzioni a livello internazionale sono impegnate da anni nella promozione dell’educazione alla cittadinanza, ritenuta indispensabile per la partecipazione attiva dei futuri cittadini.

Partendo da queste considerazioni ho voluto analizzare gli sviluppi dell’educazione civica in Italia. Definendo l’educazione civica come disciplina volta alla conoscenza delle strutture sociali, storiche, giuridiche ed economiche in cui l’individuo é inserito al fine di apprendere regole di condotta per vivere in comunitá, ho concluso la prima parte della tesi analizzando l’excursus degli atti legislativi in materia di educazione civica. Successivamente ho approfondito il rapporto tra educazione civica ed istituzioni, in primo luogo a livello internazionale, successivamente all’interno dei curricoli scolastici italiani: l’autonomia scolastica e l’introduzione all’educazione alla convivenza civile concludono il secondo capitolo. Il terzo capitolo si apre con un’indagine a livello Europeo sullo svolgimento effettivo dell’educazione alla cittadinanza nei diversi paesi d’Europa. La condizione giovanile in Italia introduce la parte conclusiva del capitolo, per cui il flop dell’educazione civica rispecchia la condizione attuale della societá italiana. Il quarto ed ultimo capitolo é la parte fondamentale di questa tesi. Dalle riflessioni svolte nei precedenti capitoli nasce la proposta per l’introduzione di una nuova materia scolastica: Civismo e Societá.
Il percorso svolto all’interno di questa tesi vuole quindi terminare con una proposta. Il tema dell’educazione civca é importante ed attuale, ma purtroppo non ha mai trovato una soluzione adeguata nel corso di questi anni. Questa tesi si rivolge a tutti coloro desiderino approfondire l’argomento ma, in particolar modo, chiama in causa quelle sedi che sono in grado di prendere decisioni in materia di istruzione. Investire nei giovani e nell’istruzione dovrebbe essere la piú grande risorsa di un paese civile.

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4 Introduzione La presente tesi nasce da una mia riflessione sull’attuale condizione giovanile in Italia. Sempre piú spesso si sente parlare di “generazione problema”, del fatto che i giovani non hanno valori in cui credere, della loro progressiva perdita di punti di riferimento fondamentali. Le istituzioni politiche, la famiglia, i media e la societá in generale stanno perdendo quel ruolo di guida che dovrebbe aiutare i giovani a diventare adulti, cittadini attivi e responsabili all’interno della propria realtá. All’interno di questo contesto il ruolo dell’educazione civica é fondamentale, in quanto insegnamento volto alla formazione dei futuri cittadini. Il percorso dell’educazione civica in Italia ha dimostrato che questo insegnamento é sempre rimasto un’appendice delle restanti materie scolastiche. L’esistenza di un grosso scarto tra le proposte formali e l’effettivo svolgimento dell’educazione civica ne é la prova: l’educazione civica é stata definita la “materia cenerentola” della scuola italiana. Questo nonostante le istituzioni a livello internazionale sono impegnate da anni nella promozione dell’educazione alla cittadinanza, ritenuta indispensabile per la partecipazione attiva dei futuri cittadini. Partendo da queste considerazioni ho voluto analizzare gli sviluppi dell’educazione civica in Italia. Definendo l’educazione civica come disciplina volta alla conoscenza delle strutture sociali, storiche, giuridiche ed economiche in cui l’individuo é inserito al fine di apprendere regole di condotta per vivere in comunitá, ho concluso il primo capitolo analizzando l’excursus degli atti legislativi in materia di educazione civica. Successivamente ho approfondito il rapporto tra educazione civica ed istituzioni, in primo luogo a livello internazionale, successivamente all’interno dei curricoli scolastici italiani: l’autonomia scolastica e l’introduzione all’educazione alla convivenza civile concludono il secondo capitolo. Il terzo capitolo si apre con un’indagine a livello Europeo sullo svolgimento effettivo dell’educazione alla cittadinanza nei diversi paesi d’Europa. La condizione giovanile in Italia introduce la parte conclusiva del capitolo, per cui il flop dell’educazione civica rispecchia la condizione attuale della societá italiana. Il quarto ed ultimo capitolo é la parte fondamentale di questa tesi. Dalle

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