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L'Unione Europea e i Balcani: il futuro dell'allargamento a est

La tesi affronta le prospettive e le dinamiche dell’allargamento dell’Unione Europea ai Balcani.
Il tema è stato analizzato attraverso un’approfondita ricerca bibliografica, utilizzando un approccio storico, giuridico e politico.
Nella prima parte del primo capitolo viene fatto il punto sull’attuale situazione, ovvero a che punto è il processo di allargamento ai Balcani, evidenziando quali sono gli stati più avanti o più indietro nell’attuazione delle riforme necessarie per l’acquis comunitario. Nella seconda parte del primo capitolo si procede cercando di definire in maniera più circoscritta l’area dei Balcani: quali popoli appartengono all’area e quali territori sono indicati con questo nome, nonché chi nel corso della storia ne ha preso il comando non senza difficoltà, passando dall’impero ottomano fino ad arrivare al crollo della Jugoslavia e alla formazione dei nuovi stati indipendenti. Nell’ultima parte del primo capitolo si analizzano in ordine cronologico i rapporti fra l’Unione Europea e gli Stati dell’area dal 1991 fino ad oggi.
Il secondo capitolo dell’elaborato si concentra sulle politiche che l’Unione Europea utilizza e ha utilizzato per facilitare l’adesione e l’allargamento ai nuovi Stati. Vengono analizzate le politiche di pre adesione e adesione, per poi passare allo strumento transfrontaliero IPA adriatico e alla politica di coesione e di vicinato. Nella parte finale del secondo capitolo si analizzano la politica estera di sicurezza comune e la politica estera di sicurezza e difesa dell’Unione Europea in relazione all’area dei Balcani, mettendo l’accento su come la politica estera dell’UE non possa che essere strettamente influenzata da ciò che succede in un’area cosi prossima ai suoi confini.
Il terzo capitolo della tesi si concentra sulla Turchia, passando da un approccio informativo generale a una breve introduzione alla storia contemporanea che ha contraddistinto il paese, analizzando le cause che hanno portato all’attuale situazione politica. Nella parte centrale si analizzano le tappe dell’ingresso della Turchia in Unione Europea, un processo ormai iniziato da molto tempo ma ancora non giunto alla fine. L’analisi prosegue concentrandosi su tre questioni ancora da risolvere, la cui non soluzione intralcerebbe il processo in atto: il problema dell’isola di Cipro e i rapporti con le minoranze armene e curde.
Il quarto capitolo passa in rassegna la situazione storica e attuale della Croazia, seguendo lo stesso schema adottato per l’analisi della Turchia, ovvero una breve introduzione alla storia del paese e una parte finale sui rapporti tra l’Unione Europea e la Croazia, al fine di fornire un quadro generale di un paese che, si spera, a breve entrerà a far parte della comunità.
Il quinto capitolo analizza in maniera più approfondita, caso per caso, la situazione storica e i rapporti tra Albania, Montenegro, Macedonia e Unione Europea, rilevando aspetti positivi e problemi che ostacolano il lungo cammino dell’integrazione europea degli Stati presi in considerazione.
Il sesto capitolo presenta uno studio di caso sull’Euroregione adriatica, un’associazione senza scopo di lucro di giurisdizione croata, che riunisce al suo interno i rappresentanti delle regioni degli Stati che affacciano sul Mar Adriatico. Lo studio di caso vuole presentare un esempio di promozione e di sviluppo dei rapporti tra i paesi dell’area. Al fine di approfondire al meglio il ruolo e l’utilità dell’Euroregione, anche per quanto riguarda il tema principale della tesi, ovvero l’allargamento dell’Unione Europea ai Balcani, si riporta un’intervista effettuata al consigliere della regione Molise, tra le promotrici dell’iniziativa, Francesco Cocco, uno dei principali esperti riguardo la storia, le iniziative attuali e le prospettive future dell’associazione.
Volontariamente non si è affrontato il tema dell’ingresso nell’Unione Europea della Serbia, la cui complessità meriterebbe una trattazione a parte, soprattutto per quanto riguarda il nodo del Kosovo, e che solo recentemente, con l’abolizione dei visti per l’area Schengen e lo sblocco dell’Accordo di stabilizzazione e associazione con Bruxelles, ha potuto presentare, il 22 dicembre 2009, domanda d’ingresso nell’Unione Europea. Rimane inoltre irrisolta la spinosa questione della cattura di Ratko Mladić, ex capo militare dei Serbi di Bosnia tuttora latitante assieme al leader serbo-croato Goran Hadžić, entrambi accusati di crimini di guerra e contro l’umanità.

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Introduzione La tesi affronta le prospettive e le dinamiche dell’allargamento dell’Unione Europea ai Balcani. Il tema è stato analizzato attraverso un’approfondita ricerca bibliografica, utilizzando un approccio storico, giuridico e politico. Nella prima parte del primo capitolo viene fatto il punto sull’attuale situazione, ovvero a che punto è il processo di allargamento ai Balcani, evidenziando quali sono gli stati più avanti o più indietro nell’attuazione delle riforme necessarie per l’acquis comunitario. Nella seconda parte del primo capitolo si procede cercando di definire in maniera più circoscritta l’area dei Balcani: quali popoli appartengono all’area e quali territori sono indicati con questo nome, nonché chi nel corso della storia ne ha preso il comando non senza difficoltà, passando dall’impero ottomano fino ad arrivare al crollo della Jugoslavia e alla formazione dei nuovi stati indipendenti. Nell’ultima parte del primo capitolo si analizzano in ordine cronologico i rapporti fra l’Unione Europea e gli Stati dell’area dal 1991 fino ad oggi. Il secondo capitolo dell’elaborato si concentra sulle politiche che l’Unione Europea utilizza e ha utilizzato per facilitare l’adesione e l’allargamento ai nuovi Stati. Vengono analizzate le politiche di pre adesione e adesione, per poi passare allo strumento transfrontaliero IPA adriatico e alla politica di coesione e di vicinato. Nella parte finale del secondo capitolo si analizzano la politica estera di sicurezza comune e la politica estera di sicurezza e difesa dell’Unione Europea in relazione all’area dei Balcani, mettendo l’accento su come la politica estera dell’UE non possa che essere strettamente influenzata da ciò che succede in un’area cosi prossima ai suoi confini. Il terzo capitolo della tesi si concentra sulla Turchia, passando da un approccio informativo generale a una breve introduzione alla storia contemporanea che ha contraddistinto il paese, analizzando le cause che

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