Skip to content

Soldati, generali e gerarchi nella campagna di Grecia. Aspetti e tematiche di una guerra vista da prospettive differenti

Questa ricerca sulla campagna di Grecia, si propone lo scopo di analizzare, prendendo le mosse dai vari punti di vista dei protagonisti della campagna, dall’ ultimo soldato semplice al duce del fascismo, alcuni degli aspetti e delle tematiche di un episodio bellico, tra quelli che videro protagonisti gli italiani nel secondo conflitto mondiale, poco approfondito dagli studi storiografici e rimosso dalla memoria collettiva, sia per la negatività dell’esperienza che per il suo carattere d’aggressione deliberata.
In questo periodo stiamo assistendo ad un rinnovato interesse riguardo alla guerra italiana dal 1940 al 1943, in particolare sulle campagne d’Africa e di Russia, mentre ho notato che per la Grecia, lo spazio dedicato, è presente in misura minore rispetto al grosso della produzione.
Evidentemente la guerra d’aggressione contro il piccolo stato balcanico pesa ancora sulla coscienza nazionale degli italiani, anche dopo il 1945, come del resto si è poco propensi a trattare altre brutte pagine della storia d’Italia, quali la repressione e il genocidio dei Senussi in Libia, a cavallo degli anni Venti e Trenta, la “pacificazione” dell’Etiopia dopo la proclamazione dell’Impero e le occupazioni balcaniche dal 1941 al 1943.
Le motivazioni che mi hanno spinto a trattare la guerra di Grecia sono diverse ma unite da un solido filo conduttore: la particolarità del conflitto rispetto al resto delle vicende belliche dell’Italia fascista. Se la condotta di guerra italiana è stata subordinata alle esigenze politiche e militari dell’Asse, la campagna di Grecia è un caso unico, il duce ha deliberatamente provocato il governo di Atene, per una sua guerra personale, dopo che Hitler lo aveva messo ancora una volta di fronte al fatto compiuto con la penetrazione militare tedesca in Romania dell’ottobre 1940.
Per la paura di apparire in secondo piano rispetto al “collega” tedesco che aveva conquistato l’Europa dalla Vistola ai Pirenei, il duce, anch’egli desideroso di successi militari, ha provato il colpo di mano secondo lui più facile, l’occupazione della Grecia. Il regime andò così incontro ad un disastro totale, perdendo il consenso, che si era creato con la conquista dell’Etiopia e le successive sanzioni.
Una guerra, quindi, voluta da Roma senza il consenso di Berlino, dove le responsabilità politiche, come si vedrà, sono d’attribuirsi esclusivamente a Mussolini ed agli uomini orbitanti nella cerchia del ministro degli Esteri Ciano.
Le fonti utilizzate sono per la maggior parte edite: un buon numero di opere di vario taglio e spessore sono state scritte sull’argomento, dalla saggistica alla memorialistica, comprendendo un arco temporale dal va dal 1941, a campagna finita agli anni Ottanta.
Ho analizzato vari epistolari e diari di combattenti, che sono il “cuore” di questa ricerca, in quanto il fine che mi sono posto è quello di dar voce alla testimonianza diretta del soldato in Albania per poi trarne delle considerazioni e riflessioni contestualizzando il tutto per diverse tematiche.
Riguardo alla saggistica ho utilizzato fonti storico- militari, diplomatiche e opere di carattere generale.
La struttura del lavoro si articola in tre capitoli. Una prima parte tratta le vicende politico militari della campagna, un quadro d’insieme sul variabile sviluppo dei rapporti italo greci, l’ambiguo atteggiamento di Roma dall’occupazione dell’Albania al 28 ottobre 1940 e la precaria condotta della guerra.
La seconda parte, dedicata ai soldati italiani, intende, attraverso le memorie di quest’ultimi, tracciare un profilo del soldato lungo tre filoni che ho trovato idonei per raccontarne la vicenda umana: le variegate motivazioni che animavano gli uomini partiti dall’Italia, ovvero com’era sentita dalle truppe la brutta guerra di Grecia; le condizioni di vita al fronte, segnate dalla sofferenza e dal disagio materiale; i pericoli della guerra, ossia come gli uomini combattevano e morivano sulle montagne d’Albania.
La terza parte riguarda i comandanti superiori e i gerarchi in Albania. Si considera, oltre lo studio dei piani operativi contro la Grecia elaborati dall’occupazione dell’Albania in avanti, anche l’opera dei tre generali che si susseguirono al comando delle truppe in Albania durante la campagna; Sebastiano Visconti Prasca, Ubaldo Soddu, Ugo Cavallero. Questa parte del lavoro è svolta grazie all’analisi delle memorie di questi ultimi e di altre opere di carattere militare.
I gerarchi al fronte sono trattati nella parte finale, dalla loro mobilitazione dai ministeri, voluta da Mussolini, all’esperienza in Epiro. L’ampia memorialistica al riguardo mi ha permesso di esporre un quadro ben definito sulle vicende politiche, militari e personali degli uomini di spicco della gerarchia del PNF e del governo.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
2 NATURA E SCOPI DELLA RICERCA Soldati, generali e gerarchi nella campagna di Grecia. Una guerra vista da prospettive differenti. Questo è il titolo che ho scelto per questa ricerca, con lo scopo di analizzare, prendendo le mosse dai vari punti di vista dei protagonisti della campagna, dall’ ultimo soldato semplice al duce del fascismo, alcuni degli aspetti e delle tematiche di un episodio bellico, tra quelli che videro protagonisti gli italiani nel secondo conflitto mondiale, poco approfondito dagli studi storiografici e rimosso dalla memoria collettiva, sia per la negatività dell’esperienza che per il suo carattere d’aggressione deliberata. In questo periodo stiamo assistendo ad un rinnovato interesse riguardo alla guerra italiana dal 1940 al 1943, in particolare sulle campagne d’Africa e di Russia, mentre ho notato che per la Grecia, lo spazio dedicato, è presente in misura minore rispetto al grosso della produzione. Dalla bibliografia che ho utilizzato per la ricerca si può verificare la scarsa fortuna che l’argomento ha trovato dalla seconda metà degli anni Ottanta in avanti. Evidentemente la guerra d’aggressione contro il piccolo stato balcanico pesa ancora sulla coscienza nazionale degli italiani, anche dopo il 1945, come del resto si è poco propensi a trattare altre brutte pagine della storia d’Italia, quali la repressione e il genocidio dei Senussi in Libia, a cavallo degli anni Venti e Trenta, la “pacificazione” dell’Etiopia dopo la proclamazione dell’Impero e le occupazioni balcaniche dal 1941 al 1943. Le motivazioni che mi hanno spinto a trattare la guerra di Grecia sono diverse ma unite da un solido filo conduttore: la particolarità del conflitto rispetto al resto delle vicende belliche dell’Italia fascista. Se la condotta di guerra italiana è stata subordinata alle esigenze politiche e militari dell’Asse (a partire dai rovesci in Libia, con la fine della “guerra parallela” voluta da Mussolini, la “guerra d’interessi nostri” da combattere slegata dalla Germania), la campagna di Grecia è un caso unico, il duce ha deliberatamente provocato il governo di Atene, per una sua guerra personale, dopo che Hitler lo aveva messo ancora una volta di fronte al fatto compiuto con la penetrazione militare tedesca in Romania dell’ottobre 1940. Per la paura di apparire in secondo piano rispetto al “collega” tedesco che aveva conquistato l’Europa dalla Vistola ai Pirenei, il duce, anch’egli desideroso di successi

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi