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Conoscenza e creazione di valore: corporate governance nella finanza

La concezione dell’impresa come sistema di conoscenze vede i processi interni, e quelli conseguenti alle interazioni con l’esterno, come flussi di dati e quindi di conoscenza.
In ottica più strettamente aziendale; per rischio si intende la probabilità del verificarsi di eventi, prevedibili o imprevedibili, che possono essere ragione di danno, di perdita, di costi per l’azienda, di modo che il risultato reddituale sperato,derivante dalla complessiva gestione aziendale, risulti in via finale più sfavorevole di quello previsto o proclamato al momento della ideazione dell’ atto gestionale.
“La Corporate Governance è quell’insieme di leggi, regolamenti e appropriate prassi volontarie del settore privato che consente ad una società commerciale di attrarre capitale finanziario e umano, di svilupparsi e di perpetuarsi generando valore economico per i suoi azionisti, nel rispetto degli interessi di tutti gli stakeholders ed anche della collettività in generale”.
Il secondo modello di governance, quello strategico, di pretto contenuto economico e finanziario, inquadra il governo dell’impresa nella gestione d’un articolato portafoglio di unità e di aree strategiche d’affari, nell’ambito di contesti competitivi variegati, quali i differenti settori di attività economica, i diversi paesi del mondo e le distinte aree valutarie. In tale ottica strategica il parametro fondamentale è l’efficacia delle scelte gestionali, che è la condizione necessaria della sopravvivenza aziendale; efficacia da valutare in termini di vantaggio competitivo, di sviluppo conseguibile nei prodotti e nei mercati reali, di durata delle operazioni e di creazione di valore sia per gli azionisti che per tutti gli altri portatori di interessi.
La strategia volta a creare un vantaggio competitivo deve essere caratterizzata da quella che si chiama: lo strategic fit.
Lo strategic fit descrive la qualità della connessione logica e sostanziale tra le attività poste in essere dall’impresa, tra le componenti della sua offerta, nonché tra attività, offerta e il suo posizionamento.
ROI= Margine operativo netto/Capitale investito nella gestione caratteristica
ROS=Margine operativo netto /Fatturato
ROE=Reditto netto/Capitale netto
Alla luce dell’Approccio Sistemico Vitale è possibile ritrovare un chiaro riferimento al concetto di valore quale sintesi della capacità di sopravvivenza dell’impresa.
Evitando di porre l’attenzione sull’intera varietà di tecniche e strumenti operativi impiegabili ai fini della determinazione quantitative, in quel che segue si proporrà, in termini sintetici, una specifica tecnica di value management, ovvero l’Economic Value Added (EVA).
Operativamente l’EVA può essere calcolato come il prodotto tra il tasso di extra-profitto per un certo investimento e il capitale investito nello stesso. Secondo questa modalità di calcolo, il valore dell’extra-profitto è dato dalla differenza tra il rendimento dell’investimento e il costo medio ponderato del capitale impiegato per sostenerlo .

In formula : EVA = [r –WACC]. Coi
Dove:
r = tasso di rendimento operativo (in %) del capitale investito;
Wacc = costo medio ponderato del capitale impiegato(in % )
Coi = capitale operativo investito.

Un’altra è più frequente modalità di calcolo dell’EVA è quella che considera : r = NOPAT/Coi
dove :NOPAT = reddito monetario disponibile per gli azionisti .

Sostituendo tale valore si ottiene : EVA=[NOPAT/ Coi- Wacc] ×Coi.

Da cui: EVA = NOPAT - [Capitale × Wacc]

Naturalmente, per il corretto calcolo dell’EVA occorre passare dalle determinazioni di bilancio (risultanze contabili) ad alcune determinazioni economiche (risultati di valore).
Il metodo dei tassi attualizzati esteso si giova della duttilità recata dal fattore di attualizzazione di una rendita temporanea variabile, al saggio di crescita g, immediata, posticipata, per cui è possibile mutarne a piacere sia la durata (n, m, e n + m) che i fondamentali parametri: tasso interno di rendimento (TIR), costo del capitale (k) e tasso di sviluppo (g). L’algoritmo si estrinseca in due addendi.

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CAPITOLO 1 L‟IMPRESA VITALE QUALE SISTEMA DI CONOSCENZE 1.1APPROCCIO SISTEMICO E IMPRESA VITALE Il pensiero sistemico ha avuto un influenza rilevante in tutti gli ambiti disciplinari e dunque anche in quello aziendale. L‟impresa e stata vista come un sistema in relazione innanzitutto alla presenza di più componenti, siano esse di natura materiale o immateriale; sia in relazione all‟interdipendenza tra le componenti; sia infine con riguardo all‟attivazione delle relazioni in vista del conseguimento della finalità del sistema. Quindi l‟azienda non è una massa dissociata, ovvero non è un‟accolta, né è un accostamento temporaneo di fattori. Né è possibile identificare un‟azienda staticamente, ovvero in base agli elementi che la compongono. Al contrario l‟azienda è una realtà operante, che rinnova continuamente le sue strutture come imposto dalle circostanze mutevoli alle quali deve adattarsi . L‟impresa costituisce un sistema in quanto è un raggruppamento che la nostra mente riesce a concepire in modo unitario e ordinato in virtù delle interdipendenze che legano tutte le parti. La progressiva affermazione del pensiero sistemico, unitamente al crescere della complessità ambientale, hanno portato gli studiosi ad assimilare l‟impresa ad un organismo vivente. Si è cosi considerato che l‟impresa è caratterizzata da un ciclo di vita: il concepimento, la nascita, la crescita, il declino, la morte. Inoltre assorbe dall‟ ambiente le risorse necessarie alla sopravvivenza; ha una struttura articolata in organi diversi, ciascuno dei quali è abilitato a svolgere una specifica funzione; si adatta all‟ambiente, cosicché l‟ambiente stesso seleziona le imprese che sono meglio in grado di adattarsi; inoltre l‟impresa influenza l‟ambiente in cui opera; è capace di memorizzare soluzioni rilevatesi in passato vincenti e replicarle in nuove, analoghe situazioni; è dotata di componenti capaci di auto-riprodursi. Il concetto di auto-riproduzione esprime la capacità di un sistema di produrre da sé i propri componenti, rigenerando così continuamente l‟organizzazione, grazie a processi interni 2

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Informazioni tesi

  Autore: Antonela Panozaqi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2006-07
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia, Finanza e Legislazione per la Gestione d'impresa.
  Relatore: Francesco Colombi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 53

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Parole chiave

approccio sistemico
corporate governance
economic value added
eva
impresa vitale
meta esteso
rischi di non conoscenza
tasso interno di rendimento
tir
valore sistemico

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