Skip to content

L'attività di intermediazione finanziaria svolta dalle banche

La documentazione reperita in capo all’attività intermediatrice degli enti creditizi ha permesso un’analisi comparativa delle disposizioni normative nel corso dell’ultimo decennio.
Questa indagine ha evidenziato una sostanziale modifica sia dell’operatività che dell’organizzazione strutturale delle banche successivamente al recepimento delle direttive di riforma dettate dal processo di “europeizzazione” del sistema bancario.
Le modalità operative dell’agere creditizio italiano consolidatesi per più di mezzo secolo sono state sradicate a favore della concorrenza e dell’efficienza del nuovo mercato europeo che si va delineando.
Si vuole evidenziare come il recepimento dei dettati comunitari a livello nazionale (d.lgs. 385/93 – d.lgs. 415/96 – d.lgs. 58/98) ampli le possibilità operative delle banche, con particolare riguardo al settore dell’intermediazione mobiliare ed ai “servizi” diversi dalla mera intermediazione creditizia, rispetto alla precedente normativa (legge n. 1 del 2 gennaio 1991), confermando la rilevanza dello status bancario nell’attuale sistema finanziario, rispetto agli intermediari non bancari.
L’universalità dell’agere creditizio, che viene così confermato a livello comunitario e nazionale, ha determinato lo sviluppo di nuovi strumenti e servizi, destinati ad incidere in maniera consistente sul margine d’intermediazione delle banche.
Tale aspetto economico è facilmente riscontrabile attraverso un’analisi comparativa dei bilanci di alcune banche italiane negli ultimi anni, dalla quale emerge con chiarezza una crescita superiore di tale indice rispetto al margine d’interesse. Il dato sostanziale che si intende sottolineare è la tendenza delle banche – non più contratte nella loro operatività da rigide disposizioni legislative – a dirigere una politica d’intermediazione volta a trarre vantaggio anche dalle nuove tecniche operative consentite dal legislatore (offerta fuori sede, offerta a distanza di strumenti e di prodotti finanziari), a cui si accompagna lo sfruttamento di risorse tecnologiche in continua evoluzione e che comportano numerosi dibattiti anche sul piano giuridico.
L’analisi passa attraverso lo studio di alcuni articoli del Testo unico bancario e del Testo unico sull’intermediazione finanziaria, tenendo presente anche le continue spinte provenienti dalla normativa secondaria dettata da CONSOB e Bankitalia.
Il lavoro svolto prende anche in considerazione alcuni aspetti del c.d. Testo unico bancario europeo (direttiva 2000/12 CE ed altre ad essa correlate), soprattutto per quello che concerne la ridefinizione di “ente creditizio” a livello comunitario con la ricomprensione all’interno della stessa dei c.d. “istituti di moneta elettronica”, che da luogo ad alcune interessanti considerazioni circa “l’attività di erogazione del credito e raccolta del risparmio tra il pubblico”, ovvero l’attività riservata alle banche.
La definizione di “attività bancaria” fornita dall’attuale Testo unico bancario, all’art. 10, rispecchia pienamente il carattere privatistico ascrivibile al modus operandi bancario, lasciando alle stesse banche ampi margini di operatività in quasi tutti i comparti dell’intermediazione finanziaria, fatte salve le riserve di attività, previste dal legislatore, in favore di altri soggetti.
Alla luce delle scelte legislative e delle considerazioni della dottrina, a tutt’oggi, la banca non può che essere considerata come “un’impresa produttrice di servizi”, in cui lo status di ente creditizio si conferma come un punto di forza rispetto agli altri intermediari finanziari, tanto che nella prassi operativa, si sta verificando una tendenza, in particolare da parte delle Società d’intermediazione mobiliare, a trasformarsi in banche per acquisire uno standing più elevato.
I servizi d’investimento, prima destinati ad avere un ruolo marginale nell’attività complessivamente svolta dalle banche, trovano ora un ampio spazio normativo, grazie soprattutto all’opera di chiarezza e razionalizzazione compiuta dal legislatore del Testo unico sull’intermediazione finanziaria: le banche vedono disporre in proprio favore dal legislatore – che ripropone la scelta operata dal decreto Eurosim – la facoltà di accedere ad un’area di attività esattamente coestesa a quella delle società di intermediazione mobiliare, superando l’opzione normativa precedentemente prevista dalla legge 1/91.
Tra i servizi offerti alla clientela ho reputato opportuno dedicare spazio alle fattispecie relative alla gestione di patrimoni mobiliari, attraverso le quali le banche mettono a disposizione del cliente la propria professionalità e competenza nel campo finanziario.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
INTRODUZIONE Introduzione La documentazione reperita in capo all’attività intermediatrice degli enti creditizi ha permesso un’analisi comparativa delle disposizioni normative nel corso dell’ultimo decennio. Questa indagine ha evidenziato una sostanziale modifica sia dell’operatività che dell’organizzazione strutturale delle banche successivamente al recepimento delle direttive di riforma dettate dal processo di “europeizzazione” del sistema bancario. Le modalità operative dell’agere creditizio italiano consolidatesi per più di mezzo secolo sono state sradicate a favore della concorrenza e dell’efficienza del nuovo mercato europeo che si va delineando. Si vuole evidenziare come il recepimento dei dettati comunitari a livello nazionale (d.lgs. 385/93 – d.lgs. 415/96 – d.lgs. 58/98) ampli le possibilità operative delle banche, con particolare riguardo al settore dell’intermediazione mobiliare ed ai “servizi” diversi dalla mera intermediazione creditizia, rispetto alla precedente normativa (legge n. 1 del 2 gennaio 1991), confermando la rilevanza dello status bancario nell’attuale sistema finanziario, rispetto agli intermediari non bancari. L’universalità dell’agere creditizio, che viene così confermato a livello comunitario e nazionale, ha determinato lo sviluppo di nuovi strumenti e

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi