L’industria ferroviaria nell’Unione Europea dopo la riforma del 1991: un confronto tra l’Italia e la Gran Bretagna.
Fin dalle sue origini, l’industria ferroviaria è stata organizzata nella forma di monopolio naturale: un’unica impresa verticalmente integrata era allo stesso tempo titolare dell’infrastruttura ferroviaria e forniva i servizi di trasporto merci e passeggeri. In Europa questa forma organizzativa è rimasta in vigore sostanzialmente fino all’inizio degli anni ’90. L’emanazione della direttiva 91/440 da parte della Commissione Europea nel 1991, può essere infatti considerata il punto di partenza di un graduale processo di riforma dell’industria ferroviaria.
Le determinanti della riforma del 1991 sono differenti: in generale è aumentata la consapevolezza che un sistema di trasporto ben funzionante può avere un effetto positivo sulla crescita economica e su altre importanti variabili macroeconomiche. Per quanto riguarda l’industria ferroviaria in particolare, la necessità di efficientare la sua struttura era dovuta essenzialmente alla performance delle ferrovie che, negli ultimi decenni, era inferiore alle aspettative. A ciò si aggiungeva la considerazione che la valorizzazione delle potenzialità delle ferrovie avrebbe consentito di raggiungere uno sviluppo sostenibile, dato che il trasporto ferroviario è di gran lunga il meno inquinante.
La riforma del 1991, e i successivi interventi normativi, hanno modificato l’industria ferroviaria eliminando la preesistente struttura monopolistica e introducendo la liberalizzazione del settore. Tutto ciò è avvenuto in primo luogo attraverso la separazione gestionale, organizzativa e contabile dell’infrastruttura ferroviaria dall’impresa ferroviaria e permettendo l’accesso nel mercato ad imprese esterne che intendessero fornire i servizi di trasporto. Ma a sedici anni dall’avvio della riforma quale è la situazione che si è realmente determinata? L’industria ferroviaria europea è effettivamente aperta alla concorrenza o esistono ancora barriere all’entrata? L’obiettivo di questa tesi è di determinare in che modo è stato portato avanti il processo di riforma dell’industria ferroviaria nella Comunità Europea. A tal fine esamineremo gli esiti della direttiva 91/440 (e della normativa emanata in seguito) in due paesi europei, Italia e Gran Bretagna, e li confronteremo.
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Informazioni tesi
Autore: | Emanuele Atzeni |
Tipo: | Tesi di Master |
Master in | MASTER IN ANTITRUST E REGOLAZIONE DEI MERCATI|
Anno: | 2006 |
Docente/Relatore: | Paolo Celentani |
Istituito da: | Università degli Studi di Roma Tor Vergata |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 36 |
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