La sonata per violino e pianoforte n. 1 in La maggiore op.13 di Gabriel Fauré

1 Introduzione Circa un anno fa mi è capitato di rispolverare una vecchia collana di cd di opere per violino di vari autori. Durante l’ascolto di uno dei dodici cd, un’opera in particolare ha attirato la mia attenzione. Era la Sonata n. 1 per violino e pianoforte di Gabriel Fauré. Conoscevo già Gabriel Fauré per i suoi quartetti e quintetti ma non ero a conoscenza delle sue sonate per violino e pianoforte. Sono stata rapita sin dalle prime note; la sua scrittura avvolgente, passionale e allo stesso tempo elegante e raffinata mi ha fatto innamorare di questa composizione. Poiché è stato un autore che ho sempre ammirato ma mai approfondito, ho pensato che sarebbe stato interessante conoscerlo più a fondo. La mia idea di tesi è stata accolta con entusiasmo da Francesco Gentile, il pianista con cui collaboro. Ci siamo immersi in men che non si dica nello studio delle note di questa meravigliosa composizione. Per entrambi era la prima volta che suonavamo uno spartito di questo compositore. La ricerca che stavo svolgendo per la stesura di questa tesi ci ha aiutato notevolmente nel comprendere al meglio le intenzioni di Fauré. L’obiettivo di questa tesi è quello di fornire tutti gli strumenti necessari per conoscere a fondo la sonata n. 1 op.13 per violino e pianoforte. Sono partita dunque dalla personalità del compositore, esponendo la biografia e le opere più significative di Gabriel Fauré. Dopodiché sono passata all’analisi della sonata, dando un’idea generale della sua genesi, nonché della forma e della scrittura. Infine ho preso in analisi tre interpretazioni della sonata e tratto le mie conclusioni.