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Messa a punto di un sistema di monitoraggio delle condizioni ambientali per la conservazione dei beni di interesse storico ed artistico. Lo Steri di Palermo

Il Rettore pro-tempore dell’Università degli Studi di Palermo svolge, tra le altre funzioni, anche quella di curatore dei beni architettonici ed artistici di proprietà dello Stato affidati alla custodia dell’Università. Tra i beni di maggior rilievo vi è lo storico Palazzo Steri, sede del Rettorato.
All’interno dello Steri è custodito un rilevante patrimonio storico, artistico ed architettonico, per la presenza degli originali soffitti in legno dipinto considerati dagli studiosi l’opera più insigne della decorazione pittorica del genere prodotta nel secolo XIV in Italia, di vari affreschi e quadri preziosi antichi e moderni, tra i quali la famosa Vuccirìa di Renato Guttuso.Nel corso di un recente convegno tenutosi nella Sala Magna, l’attuale curatore e la Sovrintendenza ai Beni Culturali hanno convenuto sulla necessità di verificare senza indugio lo stato di conservazione delle strutture e degli arredi del Palazzo.
Il Magnifico Rettore, Prof. G. Silvestri, con estrema sensibilità e senso di responsabilità, ha chiesto ad alcuni degli A.A. di espletare indagini e porre in atto le azioni necessarie alla salvaguardia dei beni più preziosi custoditi nello Steri.
Sulla base della letteratura scientifica in materia e della recente norma UNI su “Analisi e valutazione delle condizioni ambientali, termiche, igrometriche e luminose per la conservazione di beni di interesse storico ed artistico”, ha individuato la strumentazione più idonea e pianificato una campagna di misure per il rilievo delle principali grandezze microclimatiche di cui la normativa fissa precisi standard di qualità.
I sensori scelti come più adatti per il tipo di misura da effettuare sono microsensori cordless collegati ad una unità di acquisizione e memorizzazione dei dati.
In laboratorio è stata eseguita la taratura delle apparecchiature di misura e predisposta l’attrezzatura per la fase di indagine preliminare prescritta dalla Normativa.
Nel prosieguo delle attività sarà predisposto il monitoraggio della Sala Magna, della sala delle Capriate, della Sala Carapezza, dello Studio del Rettore e dei prorettori, dove è custodita la Vuccirìa di Guttuso.
I risultati della fase preliminare e di alcuni test saranno presentati ed analizzati in vista dei successivi interventi per il controllo del microclima ambientale.

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Introduzione La civiltà di un popolo si misura con il rispetto che esso riserva al suo patrimonio culturale. Purtroppo nessun’opera d’arte può sopravvivere in eterno, sottoposta com’è all’inevitabile corrosione del tempo, ma se ben protetta dai numerosi agenti di degrado, possiamo trasmetterla integra, o almeno nel migliore dei modi, alle generazioni future. Le nuove tecniche di restauro sono in grado di restituire capolavori assoluti, come i dipinti di Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova…, al loro stato iniziale, così come erano stati concepiti dall’autore ma da sole non bastano, la conservazione del patrimonio storico-artistico è infatti legata strettamente legata al controllo delle condizioni microclimatiche ambientali. La tesi nasce appunto dalla necessità di tutelare il nostro patrimonio artistico e di consentire la fruizione da parte del pubblico, senza che ciò arrechi danno al bene stesso. Su richiesta della Soprintendenza, il Magnifico Rettore dell’Università di Palermo, Prof. Giuseppe Silvestri (responsabile dello Steri da quando, nel 1967, l’antico Palazzo divenne sede del Rettorato con “concessione gratuita e perpetua” da parte del Demanio dello Stato), ha affidato l’incarico al Dipartimento di Energetica ed Applicazione di Fisica della Facoltà di Ingegneria,. di monitorare le due splendide sale – l’Aula Magna e la Sala delle Capriate – nonché l’ambiente al primo piano, sede del vicerettorato, dove si trova il dipinto di Renato Guttuso La Vucciria che descrive i colori, la vita, quasi i profumi, dell’antico mercato di Palermo L’Aula Magna è famosa per il celebre soffitto ricoperto da una finissima decorazione pittorica, considerata l’opera più insigne tra quelle prodotte in Italia nel XIV secolo, mentre il Salone delle Capriate è conosciuto per la suggestiva copertura in capriate lignee. 3

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Informazioni tesi

  Autore: Alessia Cusumano
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2000-01
  Università: Università degli Studi di Palermo
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria Elettrica
  Relatore: Carlo Giaconia
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 143

FAQ

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Parole chiave

beni storico artistici
condizioni microclimatiche
monitoraggio ambientale
conservazione dei beni culturali

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