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Implementazione del terzo livello del Relationship Service in ambiente CORBA

Le reti di calcolatori hanno iniziato a diffondersi nel mondo informatico a partire dagli anni settanta, come alternativa distribuita all’elaborazione centralizzata, diffondendosi rapidamente grazie al loro basso costo e alle loro potenzialità.
Quasi contemporaneamente andavano sempre più affermandosi tecniche di progettazione e linguaggi di programmazione orientati agli oggetti, quali Smaltalk e C++, per i vantaggi offerti nello sviluppo di applicazioni complesse su scala medio-grande.
Negli anni si è assistito ad un processo che da una parte ha portato ad un aumento delle performance delle reti e all’affermarsi di standard de facto in queste tecnologie, dall’altra al crescente interesse del mercato per le applicazioni distribuite; ma la loro programmazione richiedeva competenze avanzate, basandosi su modelli e tecniche ad un basso livello di astrazione e linguaggi procedurali non orientati agli oggetti.
In questo contesto si inserisce la diffusione, nell’ultimo decennio, delle cosiddette tecnologie middleware in grado di fornire le astrazioni necessarie per sviluppare le applicazioni svincolandosi dalle eterogeneità introdotte dalla rete e consentendo di concentrarsi esclusivamente sui dettagli della business logic dell’applicazione stessa.
Uno dei modelli di middleware più largamente diffusi e riconosciuti è il modello ad oggetti distribuiti, denominato DOM (Distributed Object Middleware), di cui CORBA (Common Object Request Broker Architecture) è uno degli esempi di maggior successo. CORBA deve la sua nascita e la sua affermazione al consorzio OMG (Object Management Group), un’organizzazione no profit nata nel 1989 per iniziative di otto aziende, tra cui Hewlett-Packard, Canon, Sun Microsystem e Unisys, le cui finalità sono la promozione e la standardizzazione di tecnologie e metodologie relative a sistemi software distribuiti orientati agli oggetti, in modo da ridurne la complessità di sviluppo, e supportare l’interoperabilità tra ambienti eterogenei.
Nel modello a oggetti distribuiti, che nasce dall’integrazione del paradigma dell’orientamento agli oggetti e del paradigma cliente-servente, il concetto di oggetto assume un’accezione diversa da quella classica: un oggetto è un’entità incapsulata che esibisce ai clienti le proprietà e i servizi definiti in una interfaccia mediante il linguaggio IDL (Interface Definition Language), standardizzato ad hoc dalla OMG.
L’utilizzo dell’Object Orientation è frequente anche nelle fasi di analisi e progettazione del software: il dominio del problema viene modellato mediante l’astrazione di entità (oggetti) in relazione tra di loro. Ora, se il linguaggio IDL è utile nella definizione delle interfacce degli oggetti, manca, invece, di strumenti sintattici per la descrizione delle relazioni tra gli oggetti. A questo problema si può far fronte utilizzando il servizio delle relazioni (Relationship Service) che fa parte dello standard dei CORBA services.
Il presente lavoro di tesi espone dettagliatamente la struttura, le modalità d’impiego del Relationship Service nonché i vantaggi derivanti dall’utilizzo del Servizio in luogo di soluzioni (spesso solo in parte) alternative. Viene, inoltre, fornita una implementazione del Servizio conforme alle specifiche OMG per una specifica piattaforma open-source quale TAO (The ACE ORB).
Nel primo capitolo verranno analizzate con maggior dettaglio le esigenze che hanno portato allo sviluppo dei sistemi middleware e le caratteristiche generali di tali tecnologie. Verranno, inoltre, presentati i principali modelli alla base delle piattaforme middleware, da Remote Procedure Call a Distributed Object Middleware, soffermandosi in particolare sullo standard CORBA.
Nel secondo capitolo verranno presentate le caratteristiche generali del servizio oggetto di questo lavoro di tesi (Relationship Service), spiegando come il suo utilizzo risulti in taluni casi necessario.
Nel successivo capitolo sarà fornita una descrizione dettagliata dello Specific Level e sarà riportata anche una descrizione di una sua implementazione per TAO. Nel capitolo quattro verrà affrontato lo studio di un caso finalizzato alla comprensione dei meccanismi chiave del Relationship Service.
Infine verrà presentata una overview sulla piattaforma middleware TAO, insieme alla procedura di installazione della stessa con l’ambiente Microsoft® Visual C++ 6.0.

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5 Introduzione Le reti di calcolatori hanno iniziato a diffondersi nel mondo informatico a partire dagli anni settanta, come alternativa distribuita all’elaborazione centralizzata, diffondendosi rapidamente grazie al loro basso costo e alle loro potenzialità. Quasi contemporaneamente andavano sempre più affermandosi tecniche di progettazione e linguaggi di programmazione orientati agli oggetti, quali Smaltalk e C++, per i vantaggi offerti nello sviluppo di applicazioni complesse su scala medio-grande. Negli anni si è assistito ad un processo che da una parte ha portato ad un aumento delle performance delle reti e all’affermarsi di standard de facto in queste tecnologie, dall’altra al crescente interesse del mercato per le applicazioni distribuite; ma la loro programmazione richiedeva competenze avanzate, basandosi su modelli e tecniche ad un basso livello di astrazione e linguaggi procedurali non orientati agli oggetti. In questo contesto si inserisce la diffusione, nell’ultimo decennio, delle cosiddette tecnologie middleware in grado di fornire le astrazioni necessarie per sviluppare le applicazioni svincolandosi dalle eterogeneità introdotte dalla rete e consentendo di concentrarsi esclusivamente sui dettagli della business logic dell’applicazione stessa. Uno dei modelli di middleware più largamente diffusi e riconosciuti è il modello ad oggetti distribuiti, denominato DOM (Distributed Object Middleware), di cui CORBA (Common Object Request Broker Architecture) è uno degli esempi di maggior successo. CORBA deve la sua nascita e la sua affermazione al consorzio OMG (Object Management

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Informazioni tesi

  Autore: Daniele Di Martino
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2003-04
  Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria Informatica
  Relatore: Giuseppe De Pietro
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 92

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Parole chiave

applicazioni distribuite
corba
eterogeneità
middleware
oggetti distribuiti
omg
related object
relationship service
relazioni
ruoli

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