Caratterizzazione della resistenza del vetro strutturale
Il vetro ha sempre suscitato grande interesse nel campo delle costruzioni civili e nell’architettura grazie alla sua trasparenza e stabilità meccanica, oltre alle infinite possibilità di colorazione a scopo decorativo e termico. Tra i suoi maggiori punti di forza si annoverano la trasparenza, l’ottima stabilità chimica e meccanica e la buona resistenza meccanica. L’ostacolo maggiore, invece, riscontrato per quanto riguarda l’impiego strutturale del vetro, è rappresentato dal suo comportamento a rottura, che è di tipo fragile.
Negli ultimi due decenni, grazie ai miglioramenti dei processi di produzione ed il crescente rinnovato interesse in questo materiale hanno portato ad un miglioramento della resistenza intrinseca del materiale tanto da poterlo categorizzare come vetro strutturale: da semplice elemento di chiusura, che consentiva il passaggio della luce dall’esterno verso l’interno degli ambienti abitati, il vetro adesso è considerato un elemento strutturale portante a tutti gli effetti e la sua resistenza e dimensioni entrano in gioco con ruolo fondamentale nel progetto delle strutture.
Ma le differenti proprietà intrinseche del materiale rispetto ai convenzionali materiali da costruzione, rendono necessario un differente approccio nello stabilire la resistenza di progetto: attualmente si oltrepassa questo problema utilizzando coefficienti di progetto molto penalizzanti, che assicurano un comportamento sicuro alle strutture in vetro.
Il presente lavoro ha come scopo aggiungere un tassello alle numerose ricerche che nelle università di tutta Europa sono condotte con l’obiettivo di determinare il migliore approccio matematico per la determinazione della resistenza intrinseca del vetro, così da poter determinare in maniera accurata e quindi sicura una tensione di progetto posta sul frattile inferiore della funzione di distribuzione, dunque raggiungere l’approccio di sicurezza utilizzato comunemente nell’ ingegneria civile.
A tale scopo sono stati effettuati test di rottura su un ampio campione di vetro (provini "piccoli" 100 x 100 mm come da UNI EN 1288-5/2001) strutturale “float” di diversi spessori (s=4,5,6,8 mm), ed i dati raccolti, insieme a precedenti test effettuati, sono stati elaborati con differenti distribuzioni e differenti metodologie di accostamento (Minimi quadrati, Funzione di massima verosimiglianza), in seguito testati per determinarne l’accuratezza, così da poter determinare quantitativamente il miglior modello matematico che descriva la distribuzione per caratterizzare la resistenza intrinseca del vetro.
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Informazioni tesi
Autore: | Matteo Petracca |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2015-16 |
Università: | Università degli Studi di Perugia |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria civile e ambientale |
Relatore: | Emanuela Speranzini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 84 |
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