221008_RIabitare. Progetto di un quartiere sostenibile a Capoterra
“Nella giornata del 22 ottobre 2008 precipitazioni intense, prevalentemente a carattere temporalesco, hanno interessato parte della regione Sardegna, provocando danni alle infrastrutture, allagamenti, smottamenti, e disagi alla viabilità.”
Con queste parole inizia il rapporto della Protezione Civile sugli eventi che hanno devastato il territorio di Capoterra.
L’intera area compresa nel bacino del Rio S. Girolamo è stata infatti l’epicentro di un fenomeno meteorologico di particolare violenza, che ha colpito in modo impulsivo e intenso una superficie limitata.
In breve tempo il Rio San Girolamo è straripato e ha travolto tutto ciò che impediva il suo naturale (seppur straordinario) decorso, ha abbattuto muri e ponti, travolto macchine, distrutto case e provocato il decesso di tre persone.
Mai come negli ultimi quaranta anni il comune di Capoterra ha visto cambiare il suo assetto territoriale e la sua stessa forma urbis.
Dall’analisi di dati Istat emerge che dal 1961 al 2007 la popolazione è cresciuta dagli iniziali 6355 abitanti agli oltre 23000 dell’ultimo periodo.
Purtroppo l’assenza di uno strumento pianificatore adeguato e di una coordinazione con gli studi geologici e idrici del territorio ha fatto sì che l’espansione residenziale coinvolgesse anche aree esposte a gravi rischi ambientali.
Infatti numerose lottizzazioni sono sorte in prossimità del Rio S. Girolamo, nel suo naturale letto di espansione in regime di piena.
È evidente che una pianificazione più attenta ai fattori ambientali può evitare gli effetti disastrosi di fenomeni che, per quanto non siano frequenti, ormai si ripetono con una certa ciclicità.
In considerazione di tali problematiche, questa tesi propone la delocalizzazione delle abitazioni coinvolte dall’evento calamitoso in un’area vicina, già dotata delle infrastrutture necessarie e soprattutto al sicuro dai rischi connessi all’eventuale ripetersi di fenomeni meteorologici eccezionali.
Procedendo alla demolizione delle costruzioni danneggiate dall’alluvione o situate nelle zone a rischio, cesserebbe il pericolo per centinaia di vite umane e si libererebbe il naturale alveo del fiume, evitando così ulteriori danni all’ambiente, costose ricostruzioni e cicliche distruzioni.
La zona individuata permetterebbe di trasferire in zona sicura un centinaio di famiglie senza accrescere il consumo di suolo, poiché ci si insedierebbe all’interno di un perimetro già destinato all’espansione ma inutilizzato e già dotato delle reti elettriche e idriche necessarie.
Il progetto tiene conto del contesto naturale limitrofo, adottando una bassa densità e un’impostazione guidata dai principi della sostenibilità e del basso consumo energetico.
È evidente che un progetto su questa scala richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga non solo l’architettura dell’abitare, ma pure quella del paesaggio, l’urbanistica e l’ingegneria ambientale.
Con questo lavoro si sono definiti alcuni aspetti di un tema più ampio che può offrire spunti per successivi approfondimenti.
Si pongono le basi e si forniscono indicazioni ed esempi di strategie possibili per un progetto urbano che aspira ad un modello insediativo che sia attuale e consapevole delle potenzialità che gli strumenti tecnologici e culturali odierni offrono per la gestione degli aspetti energetici e ambientali.
I concetti di base che hanno guidato il progetto si possono sintetizzare in tre parole chiave: RIspetto, RIsparmio, RIciclo.
Il primo aspetto è riferito agli equilibri ambientali da non alterare, il secondo al consumo dell’energia e alle sue fonti di produzione, il terzo al riuso di ciò che non ha ancora completato il suo ciclo funzionale.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Andrea Ferrando |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Cagliari |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria Edile Architettura |
Relatore: | Paolo Sanjust |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 92 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
L’Efficienza Energetica degli Edifici Pubblici: Il Caso del Comune di Monte di Procida
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi