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I sussidi tiflodidattici nel processo di apprendimento: progetto F. Martelli

Lo spunto per questa tesi è venuto da un articolo che riportava lo studio dei sussidi tiflodidattici nel mondo dei bambini ; ho voluto approfondire e rapportare l’argomento alla mia personale esperienza che ho svolto nell’insegnamento dell’informatica ad un ragazzo non vedente.
I sussidi tiflodidattici sono l’insieme di tutti quegli strumenti Hardware e Software che collegati al Personal Computer permettono ad una persona non vedente di interagire con esso e di poter imparare in base ad un percorso formativo prestabilito. Il sussidio informatico deve essere compatibile e plasmabile alle reali esigenze per colmare quell’autentica barriera che separa il non vedente dall’uso del pc.
Il progetto Federico Martelli nasce da una stretta collaborazione fra il Comune e la Provincia di Siena con l’Associazione di Tutela dei Ciechi di Siena e soprattutto con l’allora suo presidente Laura Ciatti, nella prospettiva di creare un nuovo punto d’informazione e formazione per persone non vedenti. Tale progetto, una delle prime iniziative a livello senese, ha come obiettivo l’iniziazione al mondo dell’informatica di un ragazzo cieco e paraplegico.

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- 6 - I SUSSIDI TIFLODIDATTICI NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO Progetto Federico Martelli 1.0 PRESENTAZIONE “……..La testa ed il cuore di un cieco possono dunque Empirsi dei medesimi concetti e sentimenti degli altri Uomini; che importa se le immagini costitutive di Questi concetti e le sensazioni eccitatrici di questi Sentimenti siano diverse?......” Augusto Romagnoli1 1.1 Introduzione: perché una tesi sugli ausili tiflodidattici2 Lo spunto per questa tesi è venuto da un articolo che riportava lo studio dei sussidi tiflodidattici nel mondo dei bambini3; ho voluto approfondire e rapportare l’argomento alla mia personale esperienza che ho svolto nell’insegnamento dell’informatica ad un ragazzo non vedente. I sussidi tiflodidattici sono l’insieme di tutti quegli strumenti Hardware e Software che collegati al Personal Computer permettono ad una persona non vedente di interagire con esso e di poter imparare in base ad un percorso formativo prestabilito. Il sussidio informatico deve essere compatibile e plasmabile alle reali esigenze per colmare quell’autentica barriera che separa il non vedente dall’uso del pc. Il progetto Federico Martelli nasce da una stretta collaborazione fra il Comune e la Provincia di Siena con l’Associazione di Tutela dei Ciechi di Siena 4 e soprattutto con l’allora suo presidente Laura Ciatti, nella prospettiva di creare un nuovo punto d’informazione e formazione per persone 1 Fondatore della “scuola di metodo” nel 1925. Pedagogista cieco che credeva fermamente nell’emancipazione dei non vedenti. 2 L’ausilio è definito “tiflodidattico” (dal greco tiflòs che significa cieco) poiché risponde alle particolari esigenze educative dell’alunno con menomazione visiva. 3 F.Piccardi: I sussidi tiflodidattici nel processo di apprendimento dei bambini – disponibile sul sito www.bibciechi.it/pubblicazioni/tiflologia/200401/Piccardi.rtf ( sito visitato fino a Dicembre 2005). 4 L’Associazione di Tutela dei Ciechi di Siena nasce da lasciti di cittadini senesi nel 1887 e diventa Scuola-laboratorio nel 1907. In pieno svolgimento del Progetto Federico Martelli l’elezione di un nuovo Consiglio Direttivo e di un nuovo presidente dell’Associazione ha fatto temere il blocco dell’iniziativa per incomprensioni e dissapori.

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Informazioni tesi

  Autore: Mauro kiran Giacco Aurigi
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2004-05
  Università: Università degli Studi di Ferrara
  Facoltà: INFORMATIVA
  Corso: INFORMATICA
  Relatore: Giorgio Poletti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 145

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Parole chiave

i sussidi tiflodidattici
non vedenti
tiflodidattica
tiflologia

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