<br/><b>Introduzione</b>
<br/>
<br><b>Primo Capitolo - Lo sfruttamento idroelettrico del fiume Piave ed il disastro del Vajont</b><br/>
1.1. Geografia del fiume Piave<br/>
1.1.1. Origini del fiume Piave<br/>
1.1.2. Aspetto morfologico del bacino del Piave<br/>
1.1.3. Influenza del Piave sulla formazione del Montello<br/>
1.1.4. Caratterizzazione degli usi delle acque prodotte dal bacino<br/>
1.1.5. Lo sfruttamento attuale del bacino del Piave<br/>
A) Sfruttamento idroelettrico<br/>
B) Sfruttamento per ragioni irrigue<br/>
C) Le conseguenze dello sfruttamento<br/>
D) Progetti per la salvaguardia del Piave<br/>
1.1.6. Fluittazione del Piave<br/>
1.1.7. Il Piave in cifre<br/>
1.2. La scoperta del ''carbone bianco''<br/>
1.2.1. La seconda rivoluzione industriale<br/>
1.2.2. La leggenda del Piave e il caso del Vajont<br/>
1.3. Nel 1905 nasce la Società Adriatica di Elettricità<br/>
1.4. Dal 1905 al 1955: costruzione di dighe e sbarramenti nel bacino del Piave<br/>
1.5. Gli impianti nel bacino del Piave esistenti nel 1963<br/>
1.5.1. Impianto Piave-Ansiei<br/>
1.5.2. Impianto Piave-Boite-Maè-Vajont<br/>
1.5.3. Impianto Piave-S. Croce<br/>
1.5.4. Impianto Castelletto-Nervesa<br/>
1.5.5. Impianto Cordevole-Medio Piave<br/>
1.5.6. Impianto Brentella-Basso Piave<br/>
1.6. Gli impianti di trasporto di proprietà della SADE nel 1963<br/>
1.7. Il Grande Vajont<br/>
1.7.1. Storia del Vajont<br/>
1.7.2. Nel 1956 inizia la costruzione della diga<br/>
1.7.3. Breve cronaca degli ultimi giorni prima del disastro<br/>
1.7.4. Una catastrofe annunciata, il 9 ottobre 1963 <br/>
1.7.5. La dinamica dell'evento e le sue conseguenze<br/>
1.7.6. Effetti morfologici sulla zona<br/>
1.7.7. Alcune drammatiche testimonianze<br/>
1.7.8. I precedenti storici relativi a frane e smottamenti<br/>
1.7.9. Ipotesi sulle cause del disastro<br/>
1.7.10. L'opera di soccorso ai superstiti<br/>
1.8. L'attuale situazione del bacino del Piave<br/>
1.9. La storia del Cadore fino alla II Guerra Mondiale<br/>
1.10. Dal 1970 al 2000: energia e crescita economica, il Cadore come distretto industriale<br/>
1.10.1 . Il GAL dell'Alto Bellunese <br/>
1.10.2. L'industria degli occhiali nel Cadore<br/>
A) La cittadella dell'occhiale<br/>
1.10.3. Prospettive dei mercati del tondame e dei segati nel Bellunese <br/>
A) La situazione del mercato<br/>
B) La gestione integrata del bosco<br/>
C) Livelli amministrativi di pianificazione e gestione <br/>
D) La situazione delle imprese e le garanzie per il lavoro<br/>
E) Ulteriori problemi e possibili soluzioni <br/>
1.11. Repertorio fotografico<br/>
<br><b>Secondo Capitolo - Analisi geo-economica sulla ricostruzione di Longarone ed Erto-Casso</b><br/>
2.1. Longarone<br/>
2.1.1. Il Longaronese <br/>
2.1.2. Aspetti storici ed economici della zona <br/>
2.1.3. Longarone e la valle del Piave, identificazione di una sub-regione<br/>
2.1.4. La vecchia Longarone<br/>
2.1.5. Il 9 ottobre 1963<br/>
2.1.6. La volontà di ripresa <br/>
2.1.7. La ricostruzione <br/>
2.1.8. Il decennio 1963-1973<br/>
A) Ricostruzione economica <br/>
B) Ricostruzione edilizia <br/>
C) Il denaro a Longarone <br/>
D) Il processo del Vajont <br/>
E) Le amministrazioni comunali<br/>
F) La parrocchia<br/>
G) I partiti politici <br/>
H) L'Associazione ''Pro Loco'' <br/>
2.1.9. Aspetti urbanistici della nuova Longarone<br/>
A) Longarone oggi <br/>
B) Le differenziazioni funzionali <br/>
C) Il volto attuale di Longarone <br/>
D) I Piani Regolatori <br/>
2.1.10. Aspetti economici<br/>
A) La Mostra Internazionale del Gelato <br/>
2.1.11. Aspetti demografici nel primo decennio 1963-1973<br/>
A) Totale della popolazione in valori assoluti <br/>
B) Struttura demografica della popolazione<br/>
C) Dinamica demografica della popolazione <br/>
D) Tendenze demografiche della popolazione <br/>
2.1.12. Aspetti sociali <br/>
A) Differenze sociali tra vecchi e nuovi longaronesi <br/>
B) I nuovi abitanti di Longarone <br/>
C) Il lavoro a Longarone <br/>
D) Conflitto di interessi particolari <br/>
E) Ricorrenze e cerimonie <br/>
2.2. Erto e Casso<br/>
2.2.1. Erto e Casso oggi<br/>
2.2.2. Il territorio della Valle Ertana <br/>
2.2.3. Caratteristiche ed origini di un piccolo comune <br/>
2.2.4. Le conseguenze del disastro del Vajont <br/>
2.2.5. La ricostruzione <br/>
2.2.6. I risarcimenti <br/>
2.2.7. Aspetti demografici <br/>
A) Erto e Casso<br/>
B) Vajont <br/>
2.3. Repertorio fotografico<br/>
<br><b>Terzo Capitolo - Storia ed aspetti economico-ambientali del Centro Cadore: Auronzo di Cadore e Pieve di Cadore</b><br/>
3.1. Auronzo di Cadore<br/>
3.1.1. Breve storia di Auronzo<br/>
3.1.2. Il territorio: la riserva naturale di Somadida e le Tre Cime di Lavaredo<br/>
3.2. Pieve di Cadore <br/>
3.2.1. Breve storia di Pieve <br/>
3.2.2. Il territorio: il gruppo delle Marmarole <br/>
3.2.3. Il museo dell'occhiale<br/>
3.2.4. La casa di Tiziano<br/>
3.2.5. Lo sviluppo economico di Pieve: vedere è potere<br/>
3.3. Aspetti economici del Centro Cadore: le prospettive future <br/>
3.3.1. Sviluppo integrato del territorio montano nel quadro dell'Europa <br/>
3.3.2. Livelli di integrazione tra attività economiche in aree montane: il ruolo energetico<br/>
3.3.3. Gestione e controllo dei boschi del Cadore <br/>
3.3.4. Il piano agro-ambientale delle Comunità Montane Centro Cadore, Comelico e Sappada, Valle del Boite<br/>
3.3.5. Conclusioni <br/>
3.4. I dati demografici fino al 1960: le ragioni della depressione e dello sviluppo<br/>
3.4.1. Residenti e presenti <br/>
3.4.2. Popolazione per fasce d'età<br/>
3.4.3. Lo spopolamento<br/>
3.4.4. L'ordinamento fondiario<br/>
3.4.5. La zootecnia<br/>
3.4.6. Il mercato del lavoro <br/>
3.4.7. La scolarità<br/>
3.5. Il protagonista: il fiume Piave <br/>
3.6. Repertorio fotografico <br/>
<br><b>Quarto Capitolo - Il futuro del fiume Piave </b><br/>
4.1. Natura, storia e condizioni attuali del fiume Piave <br/>
4.2. L'ambiente del Piave <br/>
4.3. Il Piave, un fiume ridotto in secca <br/>
4.4. L'acqua rapita<br/>
4.5. Lo sfruttamento idroelettrico del Piave in Provincia di Belluno <br/>
4.5.1. Impianti dell'Ansiei <br/>
4.5.2. Impianti del Medio Piave <br/>
4.5.3. Impianti del Caorame <br/>
4.5.4. Impianti del Basso Piave <br/>
4.6. Impatti ambientali delle opere idrauliche sui corsi d'acqua <br/>
4.7. Il Piave a Belluno<br/>
4.8. I nuovi progetti dell'ENEL <br/>
4.9. Il programma delle ''Centraline'' e le iniziative private <br/>
4.10. Rilascio sperimentale sul Cordevole <br/>
4.11. Proposta per la determinazione dei deflussi minimi del Comitato per la salvaguardia delle aste idriche di Belluno (CSAI) <br/>
4.11.1. Criteri proposti per la determinazione del deflusso a valle delle opere di presa<br/>
4.12. Il Piave in condizioni naturali<br/>
4.13. Panoramica della situazione nella Provincia di Belluno<br/>
4.14. Le derivazioni a rischio del bacino del Piave<br/>
4.15. Confronto con una Regione vicina: sfruttamento idroelettrico in Trentino<br/>
4.16. A proposito di grandi dighe<br/>
4.17. Campagna per la riforma della Banca Mondiale sui progetti di grandi dighe<br/>
<br><b>Quinto Capitolo - Il progetto per la sicurezza idraulica del Medio e Basso Piave</b><br/>
5.1. Premessa<br/>
5.2. Linee guida e criteri di progetto<br/>
5.2.1. Individuazione della piena di progetto<br/>
5.3. Le opere da intraprendersi per la laminazione delle piene <br/>
5.3.1. Analisi critica sulla fattibilità dell'invaso di Falzè <br/>
A) Considerazioni geologiche, idrogeologiche e geotecniche<br/>
B) Considerazioni sull'efficacia idraulica <br/>
C) Considerazioni sugli impatti ambientali prodotti dall'opera <br/>
5.3.2. Analisi critica sulla fattibilità delle casse d'espansione <br/>
A) Considerazioni geologiche, idrogeologiche e geotecniche <br/>
B) Considerazioni sull'efficacia idraulica e sulla conseguente evoluzione morfologica del corso d'acqua <br/>
C) Considerazioni sugli impatti ambientali prodotti dalle opere <br/>
D) Considerazioni sui prevedibili impatti sociali delle opere <br/>
E) Considerazioni sugli aspetti economici <br/>
5.3.3. Analisi critica sull'intervento di sistemazione del Basso Corso del Piave <br/>
A) Considerazioni geologiche, idrogeologiche e geotecniche<br/>
B) Considerazioni sull'efficacia idraulica<br/>
C) Considerazioni sugli impatti ambientali prodotti dall'opera<br/>
D) Considerazioni sugli aspetti economici <br/>
5.3.4. Considerazioni finali <br/>
5.4. Le osservazioni presentate dal Comitato Intercomunale per la difesa del Piave<br/>
5.4.1. Premessa <br/>
5.4.2. Osservazioni alla relazione<br/>
A) Siti d'importanza comunitaria <br/>
B) Impiego delle dighe montane per la laminazione delle piene <br/>
C) Casse di espansione<br/>
D) Diga di Falzè<br/>
E) Norme di salvaguardia <br/>
F) Elaborati cartografici <br/>
G) Territorio: usi e peculiarità<br/>
H) Riferimenti normativi <br/>
I) Zone di pregio archeologico<br/>
J) Inquinamento<br/>
K) Rischio sismico <br/>
L) Valutazione d'impatto ambientale <br/>
<br/><b>Conclusioni </b>
<br/>
<br/><b>Bibliografia</b>
<br/>
<br><b>Appendice: legislazione sul Vajont </b><br/>
A) Legge 4 novembre 1963 n. 1.457 <br/>
B) Legge 31 maggio 1964 n. 357 <br/>
<br><b>Appendice:</b><br/>
tabelle demografiche per gli anni 1999, 2000, 2001 e 2002 relative a bilancio demografico, tavole di mortalità, popolazione residente, previsioni sulla popolazione e stranieri residenti <br/>