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Il welfare aziendale in Italia: analisi della normativa e casi studio

Il presente elaborato è dedicato al tema del welfare aziendale.
Esso si articola in tre capitoli. Nel capitolo primo viene definito il concetto di welfare aziendale, mostrando come esso si distingua (in quanto welfare privato), dal welfare pubblico. Vengono poi illustrate le ragioni storico-sociali che hanno portato alla progressiva affermazione del welfare aziendale, riconducibili in primis alla crisi dello Stato sociale che caratterizza tutte la società opulente dell'Occidente.
Vengono poi illustrati i fondamenti e i presupposti del welfare aziendale, con particolare riferimento ai temi dello Human Resource Management (HRM) e della responsabilità sociale d'impresa. Il capitolo si chiude con una SWOT Analysis del welfare aziendale, volta a metterne in luce minacce e opportunità, punti di debolezza e punti di forza.
Il capitolo secondo è dedicato, invece, all'inquadramento normativo che, con riferimento al nostro Paese, il welfare aziendale ha avuto, a partire dal TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) del 1986, che ha gettato le basi del successivo sviluppo del welfare aziendale, sino alle diverse leggi di stabilità che si sono succedute dal 2016 in avanti e che hanno progressivamente contribuito a costruire l'edificio normativo del welfare aziendale nazionale.
Il capitolo terzo, invece, è dedicato ad alcuni casi studio. In primis viene dedicato ampio spazio a Luxottica, azienda sorta nel bellunese e che oggi è in assoluto il leader mondiale nel campo degli occhiali. Il suo modello di welfare è paradigmatico, con tutta una serie di benefit di natura non strettamente economica di cui i dipendenti e altresì i loro familiari possono godere negli ambiti più svariati (assistenza sanitaria e previdenziale, tempo libero, formazione e studio, cura della persona, asili nido, ecc.). Viene fatto poi un paragone tra il welfare aziendale di Luxottica e quello che si è venuto delineando presso alcuni istituti bancari italiani, per cui chiudere con una panoramica – affidata alle conclusioni – sulla recentissima evoluzione del welfare aziendale in direzione di un vero e proprio wellness aziendale, secondo i modelli che ci provengono soprattutto dalle grandi multinazionali del web americane (Amazon, Google, Apple, ecc.), modello, questo, che probabilmente sarà tenuto sempre più presente anche presso di noi in futuro.

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5 CAPITOLO PRIMO DAL WELFARE PUBBLICO AL WELFARE PRIVATO. ORIGINI E SVILUPPO DEL WELFARE AZIENDALE Se vogliamo risalire storicamente alle origini di quello che, in generale, viene oggi definito welfare, siamo ricondotti sempre all’iniziativa privata 1 . Già nel corso del Medioevo e, poi, soprattutto nel corso dell’età moderna, le istituzioni ecclesiastiche e le associazioni religiose, nonché quelle che istituzioni che ricevevano impulso dalla filantropia dei privati, perlopiù aristocratici , dediti alla beneficenza, ecc., sono state progenitrici delle is tituzioni di assistenza, che poi hanno iniziato a svilupparsi soprattutto nel corso dell’Ottocento, grazie alle organizzazioni di mutuo soccorso tra lavoratori, in risposta alla questione sociale che l ’impetuoso sviluppo industriale poneva a quel tempo. Più tardi, specialmente a partire dal secondo dopoguerra, dapprima in Inghilterra e poi nel resto dell ’Europa, si assistette a un grande sviluppo dell’assistenza e della previdenza pubblica (corrispondente al cosiddetto welfare pubblico), che divenne così preminente. Tuttavia, la funzione dell ’iniziativa privata nel campo del welfare non è mai venuta mai meno nonostante il poderoso sviluppo del welfare statale e, piuttosto, ha assunto – ha scritto Treu – “caratteri di supplenza all’azione pubblica” 2 . 1 Treu T., Welfare aziendale, migliorare la produttività e il benessere dei dipendenti, Milano, Wolters Kluwer, 2014, in particolare p. 3 ss. 2 Treu T., Welfare aziendale, migliorare la produttività e il benessere dei dipendenti, cit., p. 4.

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normativa
luxottica
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welfare aziendale
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