Bologna 1970. La riscoperta dell'identità come risorsa sociale
Nell'arco dell'anno 1970, a Bologna, ebbero luogo due mostre che per vari motivi rimasero impresse nella storia della città. A Palazzo dell'Archiginnasio fu presentata Natura ed Espressione nell'arte bolognese e emiliana, appassionante e appassionata carrellata nella secolare tradizione artistica locale a cura del critico e storico dell'arte Francesco Arcangeli, mentre a Palazzo d'Accursio si svolse Bologna Centro Storico, mostra per lo più fotografica nella quale un'equipe di tecnici e studiosi – tra cui l'architetto Pier Luigi Cervellati, lo storico dell'arte Andrea Emiliani e il fotografo Paolo Monti - attraverso una comunicazione immediata ed efficace presentò alla cittadinanza la variante del piano regolatore per il centro storico, sancendo le necessità e i principi non soltanto culturali, ma anche economici e sociali di una “conservazione totale” delle forme storiche urbane.
Nonostante non siano mai state oggetto di uno studio comune, a uno sguardo attento che goda della giusta distanza storica, le due mostre rivelano profonde analogie. Innanzitutto esse condividevano la dichiarazione d'intenti: seppur in modo diverso, entrambe si prefissero di seguire le tracce del proprio passato affinché la sua conoscenza fungesse concretamente da guida nella costruzione del futuro. Operazione per nulla generica, l'indagine nel passato si configurò per entrambe le mostre singolarmente settoriale, come a dire che soltanto operando una scelta all'interno della totalità delle testimonianze storiche è possibile fare in modo che esse siano utili al momento di selezionare una strada da percorrere.
Si rievocò in quelle sedi una tradizione dal sapore prettamente popolare, che faceva della passione spontanea la sua base e della cordialità dei rapporti interpersonali la sua espressione più sincera. Entrambi i curatori intendevano risvegliare nei propri concittadini proprio questa dimensione umana profondamente spontanea, al fine di reagire a un momento storico in cui l'ansia per l'avanzamento tecnologico incontrollato era arrivata al suo culmine. Una seconda analogia è riscontrabile dunque nella minaccia alla quale entrambe le mostre tentano di rispondere, e cioè l'eccessiva fiducia dell'uomo nei propri mezzi, che lo porta a dimenticare la propria natura per conformarsi sempre di più alla macchina e alla logica industriale.
Rievocando la Natura e l'Espressione, Francesco Arcangeli propose al suo pubblico una “famiglia spirituale” di artisti che dall'alba del medioevo fino agli anni più recenti avevano incarnato un esempio di ciò che egli stesso si augurava succedesse anche nella sua epoca. Con modalità differenti dovute a contesti differenti, Wiligelmo, Vitale da Bologna, Amico Aspertini, Ludovico Carracci, Giuseppe Maria Crespi, e a suo modo anche Giorgio Morandi, avevano compiuto attraverso la propria arte una camusiana “rivolta” contro la cultura dominante, colpevole di soffocare la realtà in schemi ideologici fittizi, forzati, arroganti se non addirittura dannosi. Ripercorrere questa tradizione “in rivolta” significava per Arcangeli non soltanto compendiare uno studio storico-artistico che lo aveva impegnato tutta la vita, ma anche presentare egli stesso ai suoi contemporanei un'occasione di ribellione. Il “nemico” era quell'arte industriale e meccanica, figlia di una società industriale e meccanica, che negli anni appena precedenti era esplosa sotto il nome di “pop-art”.
Così come Arcangeli combatteva l'arte figlia di una società, Cervellati e la sua equipe di studiosi e tecnici volevano cambiare la società in quanto figlia dell'arte. L'architettura e la conformazione urbanistica di Bologna erano infatti considerati uno dei fattori più determinanti sulla qualità e sui modi di vita della sua popolazione. Soltanto attraverso la conservazione dei suoi edifici, delle sue strade e della sua “tipologia” costruttiva, sarebbe stato possibile mantenere vivi i valori di partecipazione attiva e di vita collettiva di cui una città storica come Bologna si trovava ad essere portatrice. Il restauro e il ripristino diventavano in questo modo strumenti concreti per incidere sulla società stessa, e quindi strumenti “politici”. La visione politica ricercata, però, come accadeva anche nel pensiero di Arcangeli, non apparteneva a nessuna ideologia, anzi, in consonanza con la linea politica dell'amministrazione comunale, vi si opponeva e si concentrava sulla conquista del più basilare presupposto della democrazia: la partecipazione popolare.
Entrambe le mostre, dunque, avversarono la progressiva “disumanizzazione” della società attraverso la valorizzazione del passato storico-artistico e urbanistico della città di Bologna, facendo della propria identità storica - spontanea, passionale, “popolare”- un punto di partenza per la costruzione di un futuro consapevole.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Elena Ramazza |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Arti Visive |
Relatore: | Lucia Corrain |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 278 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Progetto di valorizzazione di un centro storico: il caso Pentidattilo
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi