Il redditometro
Il mondo intero sta vivendo una profonda trasformazione dovuta sopratutto alla globalizzazione, la quale, sotto la spinta della crisi e l'aumento del debito pubblico, ha comportato la modificazione/integrazione della legislazione fiscale e la conseguente modifica del comportamento degli operatori commerciali e non.
Oggi un fisco più equo dovrebbe essere la base di una democrazia moderna; Dovrebbe assicurare un prelievo fiscale adatto a garantire le risorse interne, ridistribuendo così la ricchezza e favorendone la circolazione dei capitali con il conseguente abbassamento dell'esposizione debitoria del nostro Paese.
Ad oggi, purtroppo, si assiste ad un ruolo vessatorio più che collaborativo da parte degli Organi preposti, che ha portato paradossalmente ad un aggravamento della crisi, poiché l'atteggiamento inquisitorio ed autoritativo ha indotto il contribuente ad assumere comportamenti conservativi (dei propri patrimoni), diminuzione delle spese e conservazione dei capitali, e anzi prevenendo eventuali situazioni inique, chiudendo l' attività o decentrando la produzione in paesi con regimi fiscali più favorevoli alle imprese. Il lavoro che questa tesi di Laurea affronterà, sarà centrato soprattutto nell'analizzare i nuovi strumenti utilizzati dal fisco, e nello specifico il redditometro, il quale dovrebbe far emergere tutto quel reddito imponibile occulto, che sottrae al nostro paese entrare erariali che valgono qualcosa come 160mld di €.
Il redditometro, presente già dal 1973, è stato potenziato nel 2010, con il Decreto legge n. 78 del 2010, in vigore nel 2011 Il Redditometro (o "accertamento sintetico di tipo induttivo") è lo strumento attraverso il quale il Fisco può stimare il reddito presunto di un contribuente, sulla base delle spese che quest'ultimo ha effettuato, grazie ad una serie di indici fissati a priori, e successivamente convocarlo, per chiedergli di giustificare lo scostamento tra spese effettuate e reddito dichiarato.
Il D.M. 24 dicembre 2012 aveva fin dal principio considerato 56 tipologie di spese per consumi (poi vi sono quelle per investimenti e i risparmi). Per 30 di queste spese (ad esempio le spese per il mutuo o per l'energia elettrica) viene previsto che si assume il valore delle spesa effettivamente sostenuta. Per 24 voci di spesa (ad esempio le spese scolastiche o quelle per alimentari e bevande) il decreto considera sia il
valore della spesa effettivamente sostenuta che il valore figurativo dato dalla spesa media Istat o da studi socio economici. Per queste voci di spesa il decreto (articolo 1, comma 5) prevede che si assume il valore più elevato tra il dato disponibile conosciuto dall'Agenzia e il valore figurativo. Vale la pena ricordare che la determinazione del reddito effettuata sulla base dell'applicazione del cosiddetto "redditometro" dispensa l'Amministrazione Finanziaria da qualunque ulteriore prova rispetto ai fatti indice di maggiore capacità contributiva, individuati dal redditometro stesso e posti a base della pretesa tributaria fatta valere, mentre la legge pone a carico del contribuente l'onere di dimostrare che il reddito presunto sulla base del redditometro non esiste o esiste in misura inferiore. La giurisprudenza di legittimità, a tal proposito, ha precisato che l'A.F. può legittimamente procedere con metodo sintetico alla rettifica della dichiarazione dei redditi, quando da elementi estranei alla configurazione reddituale prospettata dal contribuente (per esempio, autovetture, possidenze immobiliari, incrementi patrimoniali ecc.) si possa fondatamente presumere che ulteriori redditi concorrano a formare l'imponibile complessivo. In questo caso, incombe sul contribuente l'onere di dedurre e provare che i redditi effettivi frutto della sua attività sono sufficienti a giustificare il suo tenore di vita, oppure che egli possiede altre fonti di reddito non tassabili o separatamente tassate (cfr. Cass. sentenze n. 10358/2009, n. 18604/2012 e 13776/13).
Le dichiarazioni dei redditi conterranno l'informativa sul possibile utilizzo dei dati per la versione 2.0 dello strumento di accertamento. Questo è quanto risulta dalle bozze di Unico 2014 e dalle versioni definitive del modello 730/2014 e Cud 2014.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Alfonso Cardella |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2013-14 |
Università: | Università degli Studi Guglielmo Marconi |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Manuela Santamaria |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 107 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi