Il Carnevale di Putignano: aspetti teatrali e rituali di massa
La festa popolare è un fenomeno molto complesso che nasce dai rapporti sociali, dalle condizioni socio – economiche, dalla paura e dalla necessità di esorcizzarla, dai rapporti tra sacro e profano.
Durante la festa vengono infranti i limiti del quotidiano, si invertono i ruoli, i re diventano servi e i servi vengono incoronati, sono leciti offese e scherzi e anche il sacro scende in piazza diventando elemento di critica e di derisione . L'ordine viene infranto, e il disordine viene accettato in quanto momento necessario al rinsaldamento dei valori sociali nonchè dei rapporti di dipendenza e di potere.
Il carnevale è forse il frammento della cultura popolare che si è conservato meglio nel corso del tempo, e benchè influenzato dall'economia e dal turismo, rimane il contenitore privilegiato degli elementi rituali, di immagini e maschere propri delle feste popolari.
L'atmosfera carnevalesca rafforza la coesione sociale, si perde il rapporto con la propria fisicità, con l'individualità, diventando parte integrante del tutt'uno che è il popolo. Il vivere le stesse emozioni, le stesse sensazioni, l'essere e il sentirsi parte di una medesima realtà sono esigenze sempre attuali che vengono oggi soddisfatte allo stadio, ad un concerto, durante una processione.
Il Carnevale come ogni rito di massa è cambiato, si è evoluto, si è arricchito e si è legato all’economia e al turismo. Eppure non crediamo che tutto questo abbia snaturato la festa. Ogni tipo di evoluzione è parte del continuo procedere dell’umanità; e anche se la sfilata dei carri oggi è intrinsecamente legata alla competizione e al premio in denaro, non è un buon motivo per considerarla inferiore ad una sfilata di ottanta anni fa.
L’ipotesi di Schiller sull’imperialismo culturale non si è avverata, la forza economica e le conoscenze delle superpotenze non hanno annientato le culture dei paesi meno sviluppati e l’ideale consumistico non si è sostituito ai valori tradizionali. Nella società di massa questi sopravvivono, e si modificano: quello della tradizione non è uno spazio incontaminato, ma un luogo virtuale che nasce dall’incontro del sé e dell’altro, del quotidiano con l’inconsueto, della comunità con il diverso.
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Informazioni tesi
Autore: | Antonella Tria |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Libera Univ. degli Studi Maria SS.Assunta-(LUMSA) di Roma |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Scienze della comunicazione |
Relatore: | Gennaro Colangero |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 123 |
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