Il Disturbo Psicopatico di Personalità

~ 49 ~ TERZO CAPITOLO Prevenzione e rischio di recidiva Il costrutto psicopatico si contraddistingue da egosintonia e da una totale assenza di sofferenza dal momento che il soggetto non riconosce la presenza e la natura del suo disturbo. Per queste ragioni l’approccio clinico alla psicopatia non deve essere considerato in chiave puramente riabilitativa. Prevenire la psicopatia diventa fondamentale per il contesto sociale. 3.1 Prevenzione della psicopatia Prevenire la psicopatia significa cercare di prevedere l’entità del disturbo già durante l’infanzia. Negli anni ’90 la letteratura ha individuato una costellazione di tratti, definiti callous-unemotional, che, se presenti fin dall’età scolare, associati al disturbo della condotta, possono essere in grado di predire la psicopatia in adolescenza e in età adulta (Frick e Ellis, 1999; Frick e Moffitt, 2010). Nel DSM-5 questi tratti sono stati inseriti per la prima volta come tratti a tutti gli effetti diagnosticabili. Il profilo del bambino/adolescente callous-unemotional è quello di un individuo con disturbo della condotta che ha mostrato nel corso degli ultimi 12 mesi almeno tre delle seguenti caratteristiche: mancanza di rimorso e/o senso di colpa, mancanza di empatia, mancanza