Il Direttore Sportivo: ritorno alla centralità

1 Introduzione Con un fatturato complessivo a livello professionistico di circa 3,5 miliardi di euro 1 , il calcio italiano rappresenta al giorno d’oggi stabilmente una delle dieci principali industrie del “Bel Paese”. Questa industria è rappresentata a livello nazionale dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (di seguito F.I.G.C.), che è l’unica organizzazione riconosciuta dal CONI a rappresentare il gioco del calcio in Italia e all’estero. Come tale, essa detiene, nell’ottica di disciplinarne, regolarne e gestirne la specifica attività sportiva, anche una certa indipendenza legislativa, e quindi di autonomia nei confronti dell’ordinamento giuridico statale. La principale normativa di riferimento della F.I.G.C. è rappresentata dalle Norme Organizzative Interne (N.O.I.F.). Ad essa si affianca un sistema integrato di regole basato su specifici Comunicati Ufficiali (la cui valenza è tendenzialmente la stagione sportiva di riferimento) e, ovviamente, un sistema di normative internazionali UEFA/FIFA. Il continuo sviluppo economico delle macrocategorie di introiti legate al fenomeno sportivo (diritti audiovisivi, sponsorizzazioni, ticketing e merchandising), l’avvento di proprietà straniere, la conseguente internazionalizzazione e la crescente complessità dell’industria calcio nel suo insieme, stanno richiedendo professionalità sempre più specializzate, alla luce della necessità di gestire competenze organizzative, gestionali, economico-finanziarie e diplomatiche, oltre che, ovviamente, tecniche. Tali maggiori competenze si rendono necessarie per mantenere la centralità della figura del Direttore Sportivo, a fronte di spazi sempre più ridotti, dovuti alla maggior presenza delle proprietà e, al tempo stesso, al crescente coinvolgimento diretto dell’allenatore nelle scelte aziendali. Il presente elaborato, nell’evidenziare alcune delle principali normative che condizionano il lavoro di un direttore sportivo in ambito domestico, vuole evidenziare come ormai, al giorno d’oggi, avendo ben presente la direzione intrapresa dalla predetta industria, diventa fondamentale che le figure ai vertici delle aree sportive di ogni club calcistico, e quindi anche il Direttore Sportivo, abbiano competenze trasversali, con specifiche conoscenze economico-finanziarie, che spazino dalla mera gestione economica del parco calciatori alla più ampia gestione aziendale. 1 Report Calcio 2022, Federazione Italiana Giuoco Calcio, 2022