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I sistemi elettorali nazionali per le elezioni europee

La presente trattazione risponde in via primaria all'esigenza di offrire una analisi dettagliata ed aggiornata dei sistemi elettorali adottati da ciascuno dei 25 paesi membri dell'Unione Europea per eleggere la propria aliquota di deputati al Parlamento Europeo.
A questo scopo, l'elaborato è stato suddiviso in quattro capitoli.
La prima parte di questo lavoro analizza le forme ed i modi del passaggio dall'elezione indiretta al suffragio universale diretto del Parlamento Europeo. Infatti i Trattati istitutivi delle Comunità prevedevano un Parlamento eletto direttamente dal corpo elettorale degli Stati membri, al fine di raggiungere un tasso di democraticità pari alla situazione dei Parlamenti nazionali degli Stati comunitari.
Quindi, partendo dall'Atto di Bruxelles del settembre 1976, che ha fornito la base normativa alla nuova procedura di nomina dell'istituzione, si giungerà alla Decisione del Consiglio comunitario del 2002, modificativa ed integrativa della disciplina elettorale, passando dai Trattati di Amsterdam, Nizza ed Atene.
Il secondo capitolo ha come obiettivo la trattazione dei vari progetti presentati dal Parlamento Europeo dal 1958 in poi, allo scopo di giungere ad una procedura elettorale uniforme in vigore in tutti gli Stati membri. Verranno passati in rassegna i propositi e le misure contenute nei principali progetti presentati dal Parlamento Europeo nel corso degli anni, fino a giungere alla situazione attuale in questo campo.
Particolare risalto sarà conferito ai principi che si sono gradualmente affermati fino ad essere considerati aspetti fondamentali della procedura elettorale europea, come ad esempio il principio di rappresentanza proporzionale, considerato l'unico in grado di garantire la rappresentanza di tutte le componenti della Comunità Europea.
La conclusione di questo capitolo porrà in evidenza i motivi di una mancata vera uniformità europea in materia elettorale, cercando di spiegare perché ancora oggi siano in vigore procedure elettorali diverse all'interno dell'Unione Europea e non esista ancora quella procedura elettorale uniforme tanto desiderata.
La terza parte dell'elaborato si rivolge allo studio dettagliato di tutte le componenti che caratterizzano un sistema elettorale e dei loro effetti in termini di rappresentanza e di assegnazione dei seggi all'interno dell'istituzione.
Una piccola parte sarà dedicata ai motivi che hanno indotto alcuni paesi, quali Gran Bretagna e Francia, ad utilizzare, per le elezioni europee, sistemi elettorali diversi da quelli in vigore per le consultazioni nazionali.
In secondo luogo, verrà effettuata una prospettiva comparatistica tra i primi 15 membri che hanno aderito all'Unione Europea, considerando gli elementi che conducono ad una differenziazione dei sistemi elettorali in uso in questi paesi per le elezioni europee e che producono diversi effetti in termini di rappresentanza politica.
La quarta ed ultima parte si apre con l'allargamento dell'Unione Europea del maggio 2004 a nuovi dieci Stati membri in seguito al Trattato di adesione di Atene del 2003, che ha portato l'Unione Europea a comprendere 25 Stati e ha visto la partecipazione di questi alle elezioni europee del 2004 in qualità di Stati membri.
Anche per questi paesi si procederà in modo analogo al capitolo precedente, analizzandone e comparandone le scelte elettorali effettuate riguardo alla modalità di elezione dei propri deputati al Parlamento Europeo, mettendone in risalto le differenze ed i principi comuni. Lo scopo principale di questo ultimo capitolo è quello di porre in evidenza quali elementi già consolidati sono stati recepiti da questi nuovi membri (il principio proporzionale, ad esempio) e quali invece sono stati lasciati alla scelta discrezionale dei singoli Stati.

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Capitolo1 L'ELEZIONE A SUFFRAGIO UNIVERSALE DIRETTO DEL PARLAMENTO EUROPEO 1.1. Base giuridica - Articoli 8B (ex 19) e189-191 (ex 137-138) del TCE - Direttiva 93/109 CE sulle elezioni del Parlamento Europeo - Atto sull'introduzione del suffragio universale diretto per i rappresentanti del Parlamento Europeo del 20/9/1976 allegato alla decisione 76/787 - Decisione 2002/772 CE modificativa della decisione76/787 CE (c.d. Atto di Bruxelles) - Leggi elettorali degli Stati membri 1.2. Dall'elezione di secondo grado all'elezione diretta Il Parlamento europeo e' composto da 732 membri secondo quanto 1 disposto dal Trattato di Nizza, che ha modificato l'articolo 189, secondo comma del trattato CE, prevedendo che il numero dei rappresentanti non possa essere a questo superiore. I componenti di questa istituzione sono, a detta dei trattati istitutivi, rappresentanti dei popoli degli stati riuniti nella Comunità, facendo chiaro riferimento a un Parlamento eletto direttamente dal corpo elettorale degli Stati membri, in modo di raggiungere un tasso di democraticità sostanzialmente equivalente a quella che e' la situazione dei parlamenti nazionali degli Stati comunitari. 1 Firmato il 26 febbraio 2001 ed entrato in vigore il 1°febbraio 2003. 4

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Informazioni tesi

  Autore: Luca Truglia
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2005-06
  Università: Università degli Studi Roma Tre
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze politiche e delle relazioni internazionali
  Relatore: Antonio Agosta
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 77

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