I fondi pensione e la questione del Tfr

5 CAPITOLO 1. INTRODUZIONE Il sistema previdenziale Italiano poggia su tre pilastri. Il primo pilastro è rappresentato dal sistema previdenziale pubblico, il secondo dalla previdenza collettiva privata e il terzo dalla previdenza individuale privata. L’ente portante del primo pilastro, quello pubblico, è costituito dall’Inps. La situazione finanziaria disastrosa dell’Inps, e di conseguenza l’enorme debito previdenziale pubblico sono situazioni alla conoscenza di tutti. Due sono i principali motivi che hanno portato alla crisi dell’Inps, dovuti in parte alla gestione a ripartizione dello stesso: - l’aver erogato pensioni a chi non aveva contribuito, - l’andamento demografico che ha portato ad un numero sempre maggiore di pensionati (soggetti non attivi) rispetto ai lavoratori (soggetti attivi). L’Inps non riuscirà più a garantire ai propri iscritti una pensione pari al 80% dell’ultima retribuzione, si parla addirittura di pensioni che raggiungeranno al massimo il 50% dell’ultima retribuzione. Si è pensato allora di riformare il secondo e il terzo pilastro del sistema previdenziale Italiano, detti appunto complementari perché non sostituiscono la previdenza pubblica ma la integrano o, se si, preferisce, si aggiungono ad essa. Il terzo pilastro è costituito tipicamente dalle polizze vita, con riferimento alle quali si è intervenuti principalmente dal punto di vista fiscale al fine di garantire una parità di concorrenza, almeno fiscale, tra secondo e terzo pilastro. I problemi dell’Inps e, in generale, della previdenza pubblica non sono trattati, specificatamente, nel presente lavoro, anche se alcune considerazioni sono ugualmente svolte, in particolare, trattando dell’utilizzo del Tfr a fini previdenziali.