Il nuovo sistema dei controlli nel sistema finanziario
Meccanismi più o meno espliciti di controllo si ritrovano in qualsiasi struttura organizzata di uomini, dalla famiglia alla scuola, dai partiti ai sindacati, dalle associazioni alla Chiesa finanche allo Stato.
Nel mondo moderno la globalizzazione, la dinamica dei mercati, le innovazioni tecnologiche, la complessità di strumenti e procedure hanno rimodellato la funzione del controllo. Indirizzandola verso obiettivi più articolati e integrati con altri aspetti di governo delle attività organizzate.
E’ evidente quindi che il sistema dei controlli diviene sempre più una componente importante del modello organizzativo.
Per queste ragioni si è ritenuto opportuno focalizzare l’attenzione sui massimi organi di controllo economico e finanziario (Consob, Banca d’Italia, soggetti dirigenziali aziendali,…) e sulle relative norme (“Patti Chiari”, Basilea 2, Disegno di legge a tutela del risparmio,…).
A partire dall’evoluzione della disciplina del controllo sul sistema creditizio affronteremo l’aspetto dei soggetti e degli obiettivi della vigilanza su banche e su altri intermediari finanziari. Si è quindi analizzata l’evoluzione della disciplina del controllo, suddividendone gli aspetti peculiari quali leggi e cambiamenti caratterizzanti il periodo che va dalla prima legge bancaria del ‘26 sino ai giorni nostri, in tre fasi temporali.
Attenzione particolare è stata dedicata alla vigilanza della Banca d’Italia in quanto, da sempre, ha influenzato la struttura del mercato creditizio e controllato l’assunzione di rischi da parte delle banche.
Nello stesso modo si sono delineate le funzioni della Consob, nata per “riattivare il flusso degli investimenti nei settori produttivi, assicurare un’adeguata informazione del mercato ed esercitare un’efficace vigilanza sulle società quotate, al fine di garantire il miglior funzionamento della struttura organizzativa della società e nell’intento di tutelare il pubblico risparmiatore” nonché per, “uniformare la legislazione italiana in tema di controlli sulle società e sull’attività della borsa a quella dei Paesi economicamente più avanzati”.
Si sono trattati, inoltre, i poteri di controllo della Consob e i rapporti con gli altri organismi al fine di delineare quella che oggi, dall’estensione dei suoi poteri e competenze, prende il nome di Autorità per la tutela del risparmio.
I principi che regolamentano tali organi e i rapporti con l’esterno quali trasparenza e controlli interni, in banca e nelle imprese sono trattati considerando le evoluzioni attuali.
La trasparenza è stata delineata in tutte le sue accezioni: societaria, delle operazioni e dei servizi finanziari, secondo l’accordo di Basilea 2 e alla luce dei fallimenti, trattando i potenziali svantaggi dell’informativa al pubblico.
Il tema dei controlli interni bancari e aziendali arricchisce il panorama delle attività di vigilanza fornendo gli opportuni input di correzione, al fine di dimostrare che è necessaria una regolamentazione su chi produce le informazioni (dirigenti e amministratori) e sui soggetti che le controllano (sindaci, revisori, analisti finanziari).
Si sono infine esaminate le proposte che circolano intorno a quello che diverrà “il nuovo sistema di controllo”. Nonché i problemi opposti alla rapida approvazione del disegno di legge a tutela del risparmio.
Sottolineando la necessità, a fronte delle recenti crisi di impresa, del rafforzamento della Consob ovvero della nuova “Autorità a tutela del risparmio”, in termini sia di poteri, sia , soprattutto, di mezzi e strutture a disposizione.
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Informazioni tesi
Autore: | Valentina Campora |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Università degli Studi di Palermo |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia e Commercio |
Relatore: | Francesco Faraci |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 121 |
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