Fenomeni di crisi e ristrutturazione nel settore aereo: il caso Alitalia
1. FENOMENI DI CRISI E RISANAMENTO
Il presente capitolo esamina le caratteristiche generali dei processi di crisi e ristrutturazione per fornire un quadro di riferimento con il quale leggere gli stessi fenomeni nell’ottica del settore aereo.
La trattazione è articolata su due linee parallele: dapprima, mira ad inquadrare il significato del termine crisi per scendere, poi, nel dettaglio del fenomeno, analizzando le cause e, quindi, le soluzioni; in un secondo momento, invece, si riflette sul significato del termine risanamento per poi delineare le principali fasi in cui si articola il processo.
Per quanto concerne la crisi, sono state identificate differenti concezioni rispondenti a due diverse scuole di pensiero: da un lato il filone aziendalista, dall’altro il filone manageriale.
In generale, la letteratura aziendale considera lo stato di crisi come manifestazione di squilibri di natura economica, patrimoniale e finanziaria che può svilupparsi progressivamente raggiungendo diversi stadi. Gli aziendalisti, pur non concordando sul numero di questi stadi, ritengono che la possibilità di risanamento sia strettamente correlata allo stadio in cui ci si trova e alla tempestività con la quale s’interviene.
Il secondo filone, invece, contempera sia definizioni di stampo quantitativo che definizioni di stampo qualitativo
In conclusione, dall’esame delle diverse definizioni di crisi e declino, si è può affermare che, in ogni caso, le crisi sono sempre fenomeni traumatici che spezzano gli equilibri esistenti e richiedono cura e attenzione scrupolosa.
Una volta definito il significato di crisi, si cerca di pervenire all’origine primigenia del fenomeno anche se, riuscire ad elencare in modo preciso e puntuale le cause all’origine di una crisi, risulta un’impresa ardua. Infatti, le probabili manifestazioni di disfunzione nell’ambito della gestione di un’azienda sono molteplici in ragione della diversità e peculiarità caratterizzante ogni impresa e ogni settore.
Tuttavia, seguendo l’orientamento della letteratura economica più autorevole, è stato rinvenuto un duplice ordine di responsabilità che portano a classificare le cause delle crisi in base a due tesi prevalenti: la prima, addita la crisi alla cattiva gestione dei manager, invece, la seconda ribalta le responsabilità sui fattori esterni come l’alto costo del denaro, lo stato di crisi del settore, l’elevato costo del lavoro. È stata, inoltre, rilevata l’impossibilità di propendere, in modo deciso, per l’una o l’altra causa poiché entrambe sono soggette a valide obiezioni.
A questo punto, vengono proposte due differenti alternative per fronteggiare i problemi che hanno determinato le disfunzioni nell’impresa: il primo sentiero conduce, infatti, verso le soluzioni stra-giudiziali che si fondano sulla predisposizione di una serie di accordi e, soprattutto, sulla costituzione di un piano di ristrutturazione. Le soluzioni giudiziali, invece, sottendono, per lo più, un grado di crisi piuttosto avanzata e sono basate su una serie di istituti individuati dalla legge.
Dopo aver inquadrato i fenomeni di crisi, l’attenzione si sposta verso le ristrutturazioni ( turnaround). Infatti, si è visto come le situazioni di crisi costituiscono il prodromo alla predisposizione di opportune azioni finalizzate, in un primo momento, ad arginare e, quindi, a debellarla in modo definitivo.
Un turnaround viene, pertanto, definito come l’insieme di “tutti i processi sistematici di risanamento e di rilancio delle imprese benché la parola risanamento esprima solo in parte l’idea sottostante al turnaround. .
Comunque, dato che la ristrutturazione risulta un processo estremamente oneroso e, soprattutto, bisognoso di ingenti risorse, occorre valutare la presenza di due condizioni che permettano il risanamento: una condizione oggettiva ed una soggettiva. La prima riguarda l’effettiva esistenza di poten¬zialità ancora positivamente utilizzabili all'interno dell'organizza¬zione e del patrimonio tecnologico e commerciale dell'azienda in crisi. La seconda, invece, riguarda l'esistenza di qualcuno che disponga delle necessarie risorse finanziarie, im¬prenditoriali e manageriali che sia anche motivato a adoperarsi per assumere il controllo della situazione allo scopo di realizzare tali potenzialità.
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Informazioni tesi
Autore: | Maria Silvia Santoro |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2004-05 |
Università: | Libera Univ. Internaz. di Studi Soc. G.Carli-(LUISS) di Roma |
Facoltà: | Economia |
Relatore: | Giovanni Fiori |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 154 |
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