Tutela dei minori in Internet
L’avvento di Internet e dell’era digitale, hanno portato notevoli cambiamenti nel nostro modo di vivere; si possono facilmente mantenere contatti tra persone tra loro distanti, si possono concludere contratti o lavorare rimanendo a casa, si possono cercare e selezionare fonti di informazione ed avere anche parte attiva nell’informare (al contrario di ciò che avviene in canali di informazione “classici”, come giornali o radio o TV).
Un aspetto delicato, in tema di Internet, è il rapporto che intercorre tra minori e l’uso della rete. Avvolte i minori si ritrovano ad usare Internet fuori dal controllo dei genitori, spesso ciò è dovuto ad un gap tecnologico.
La disciplina dei mezzi di comunicazione, oltre che di Internet, incontra limiti particolari in riferimento a quella fascia di utenti particolarmente bisognosa di tutela; i minori. Vi sono, oltre che norme nazionali e di derivazione europea che disciplinano questa delicata materia; anche numerose norme e convenzioni internazionali, sia in riferimento ai media e all’utilizzo di essi da parte dei minori, sia con riguardo alla tutela dei minori in altri ambiti.
I diritti di protezione dei minori, richiedono che siano interpretati e riletti i diritti costituzionali in tema di libertà di manifestazione del pensiero, soprattutto attraverso internet e i mezzi di telecomunicazione. Oltre ai limiti alla manifestazione del pensiero, quali la tutela della riservatezza o la tutela dell’onore e reputazione altrui, si aggiunge il bisogno di assicurare al minore, un uso idoneo tale da sostenere il pieno e armonioso sviluppo della sua personalità.
Un problema molto delicato nel rapporto tra rete e minori è la pedopornografia. Per cercare di tutelare al massimo i minori, il legislatore è intervenuto in questo delicato argomento introducendo la legge n. 38 del 2006, “Disposizioni contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia anche a mezzo Internet”. La protezione del minore in rete, è stata completata nel nostro paese dal punto di vista legislativo, con la ratifica della Convenzione di Budapest.
La Convenzione di Budapest, firmata il 23 novembre 2001, ha come tema la lotta alla criminalità informatica. Nel nostro paese è divenuta esecutiva con la legge 18 marzo 2008, n. 48.
Con questa legge di ratifica vengono integrate e modificate alcune disposizioni del codice penale, del codice di procedura penale e della c.d. legge sulla privacy.
Per quanto riguarda l’uso di Internet da parte dei minori, interessante è il rapporto che corre tra questi e i social network.
I social network hanno avuto ampia diffusione nel corso degli ultimi anni, soprattutto tra i più giovani. Tramite essi è possibile scambiare e condividere facilmente musica, video, foto, impressioni e altro ancora.
Per usare un social network, di solito, occorre iscriversi e creare un proprio profilo nel quale vanno inseriti alcuni dati; tra i quali alcuni anche sensibili come l’orientamento religioso o politico. Da ciò è facile immaginare le conseguenze che si possono avere nella sfera della propria riservatezza.
Un rischio che può celarsi nei social network e, che vede tra le sue vittime nella maggioranza dei casi i minori, è costituito dal “cyber-bullismo”. Con questo termine, vengono indicati diversi comportamenti molesti, anche protratti nel tempo,atti a danneggiare una persona con l’ausilio dei moderni mezzi di comunicazione. Avvolte può anche capitare che atti di bullismo, compiuti al di fuori della “realtà virtuale” ma nella vita reale, vadano poi a finire in rete, perché ripresi con l’ausilio di mezzi di ripresa e poi condivisi in internet.
Aspetti interessanti nello studio del rapporto tra minori e social network, li si rinvengono nei temi della tutela della privacy e nella tutela dell’identità (sia l’identità personale che sociale); infatti tra i rischi della divulgazione dei propri dati, c’è la possibilità spesso trascurata dagli adolescenti, che le informazioni immesse sul web, rimangano accessibili per lunghi periodi di tempo e in contesti che poi sfuggono al controllo. Tante più informazioni vengono poi divulgate, maggiore è poi il rischio che si rimanga vittima di uno dei reati online più frequenti: il furto di identità e maggiori sono le lesioni alla propria privacy.
I social network hanno molta importanza nella società odierna, il naturale bisogno dei ragazzi che hanno di aggregarsi tra loro nel mondo reale, trova una sua trasfusione anche nel mondo del web. Nei social network i ragazzi possono entrare in gruppi in cui si riconoscono per i più svariati motivi; per gusti musicali, per tendenze o, anche, per pensieri politici o credo religiosi.
I ragazzi, nelle reti sociali potrebbero trovare spazio per iniziare a svolgere appieno la loro personalità; i social network, possono essere considerati come moderne forme di formazioni sociali.
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Informazioni tesi
Autore: | Claudia Grassi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Camerino |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Scienze giuridiche |
Relatore: | Mariaconcetta Devivo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 95 |
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