Problematiche informatico-giuridiche degli SMS e degli MMS
Al giorno d’oggi, le principali modalità di comunicazione utilizzate dall’uomo sono fortemente legate alle nuove tecnologie, radicate sempre più nella vita degli individui e nelle attività quotidiane. La maggior parte delle relazioni interpersonali avviene ormai quasi essenzialmente tramite l’utilizzo del telefono cellulare o di Internet:attraverso i servizi di trasmissione dei dati questi strumenti sono capaci di rendere più facile e veloce lo scambio di informazioni a distanza. Se da un lato l’evoluzione tecnologica della comunicazione ha espanso e potenziato l’ammontare delle informazioni che vengono custodite e inviate in forma digitale, dall’altro la criminalità ha trovato terreno fertile per realizzare nuovi crimini. Perciò le apparecchiature appartenenti a questa "era digitale" vengono identificate come le nuove protagoniste dei reati più recenti, denominati "reati elettronici". Anche la giurisprudenza si è dovuta adattare al cambiamento creando il concetto di "prova digitale" (digital evidence). In questi ultimi anni gli esperti di settore si stanno sempre più interessando a questo fenomeno in continua espansione, che causa ambiguità tecnico-giuridiche in relazione alla gestione delle prove digitali. Il titolo dell’elaborato Problematiche informatico-giuridiche degli SMS e degli MMS sposta l’attenzione sulle procedure di corretta acquisizione e produzione in un giudizio civile e penale di prove digitali o documenti informatici, in particolare a SMS (short messaging service)e MMS (multimedia messaging service). L’obiettivo primario è di capire come questi sistemi di trasmissione dei dati possano essere regolarmente ammessi in un procedimento, diventando prova idonea a influenzare l’andamento del processo civile o penale per il quale sono presentati. Il tema è stato diviso in tre ambiti. Il primo, di carattere tecnico, verterà sulla spiegazione delle caratteristiche basilari e delle funzionalità essenziali del mezzo di comunicazione al momento più diffuso e considerato dall’uomo moderno uno status symbol: il telefono cellulare. Si esamina il modulo elettronico a microprocessore a cui il device è collegato, la SIM card e si elencano gli elementi essenziali contenuti in esso, considerati utili agli occhi dell’esperto ai fini di un’indagine investigativa. Si analizzano le due forme di comunicazione per le quali il telefono cellulare è principalmente utilizzato: SMS ed MMS. Si esaminano le loro modalità di transazione delle informazioni fra dispositivi, dopo averne elencato le fondamentali peculiarità e le qualità. Il secondo ambito in esame è quello processuale-forensics, nel quale si illustra la scienza che si occupa del recupero di una o più prove digitali di interesse investigativo presenti in un qualsiasi device situato direttamente sulla scena del crimine: il Mobile Forensics, uno dei settori relativamente nuovi della scienza del Digital Forensics. Si descrivono le modalità con cui la prova digitale è classificata tale e la figura del cyber-investigatore e ci si chiede come possa assicurare l’integrità, la non ripudiabilità e la genuinità della prova acquisita durante le indagini forensi. L’attenzione è poi spostata sullo studio delle differenti procedure che compongono il processo di Mobile Forensics in modo da riconoscere quale possa essere la gestione più corretta e adeguata della prova informatica che ne permetta l’utilizzo in un dibattimento civilistico o penalistico. Il terzo settore sviluppato è quello prettamente giuridico. Si cerca di spiegare quale possa essere la giusta produzione in giudizio civile e penale della prova informatica:in relazione al processo civilistico, viene esaminato il documento informatico sottoscritto con firma digitale e le problematiche che conseguono alla non presenza della firma elettronica. Attraverso sentenze della Corte di Cassazione, si approfondiscono i motivi di eventuale disconoscimento del documento informatico da parte di colui contro il quale viene prodotto e si cerca di comprendere quale possa essere la valenza probatoria della prova digitale sotto esame. Si prova ad indicare quali possano essere le prassi e le procedure corrette e precise da seguire per ottenere una valida presentazione documentale digitale nel corso di un procedimento civilistico, senza rischiare di incorrere in contestazioni provenienti da parte del giudice o della controparte. Del processo penalistico, si analizzano le differenti metodologie di ricerca della prova evidenziandone le caratteristiche, con sentenze non solo della Corte di Cassazione, per delineare una corretta acquisizione e conservazione della prova digitale da presentare in processo. Infine si provvede a fornire un excursus sulla perizia, dando particolare rilievo alle figure del perito e dei consulenti tecnici. Per la perizia si cerca di chiarire, attraverso sentenze, quanto sia importante la sua validità scientifica e l’idoneità processuale per una corretta produzione di digital evidence in un giudizio penale.
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Informazioni tesi
Autore: | Raffaella Pino |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Milano |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Giovanni Ziccardi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 174 |
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