Le "dis-comunicazioni": tipologie e processi

Questa tesi avrà come oggetto le diverse tipologie di "dis-comunicazioni", modalità di comunicazione in cui vi è una discrepanza tra il contenuto implicito ed esplicito del messaggio. In particolare, sarà preso in considerazione l'utilizzo patologico e disfunzionale di queste forme di comunicazione, che si può osservare nei diversi ambiti di vita e che appare amplificato da alcune derive dei social media, come le fake news. Si tratta dunque di un tema che ha ricadute sia teoriche che pratiche.
Gli effetti negativi e potenzialmente pericolosi della dis-comunicazione si osservano soprattutto, anche se non solamente, nell'utilizzo di internet, che ha assunto un ruolo sempre più centrale nel modo in cui le persone si informano sul mondo. In tale contesto, l'utilizzo di forme di comunicazione persuasiva e menzognera può avvenire in maniera strutturata e ripetuta, al fine di orientare l'opinione dei fruitori.
Questo tipo di comunicazione rappresenta dunque uno strumento pericoloso che può essere sfruttato anche a livello pubblicitario, politico e mediatico per modificare l'opinione pubblica. Questo scenario, malgrado sia stato descritto già nel corso del Novecento da autori come Orwell, si sta affermando in maniera significativa solo negli ultimi anni e non sono, finora, stati sviluppati sistemi di fronteggiamento efficaci.
Una possibile strategia per ridurre gli effetti disfunzionali della comunicazione patologica può consistere nello stimolare le persone alla riflessione critica, all'approfondimento e alla verifica dei messaggi e delle "fonti", diffidando delle persone e dei contesti che non sembrano essere in grado di fornire informazioni attendibili.