Le contestazioni probatorie nell'esame incrociato
Il presente lavoro si propone di analizzare uno degli istituti più controversi e caratterizzanti del nuovo codice di procedura penale, quel codice “accusatorio” tanto atteso e necessario per uno Stato moderno.
Il lavoro sarà incentrato sull’istituto delle delle contestazione probatorie, nel suo evolversi storico e nei suoi profili più problematici e dibattuti, cercando di osservare, con occhio critico, le più importanti posizioni dottrinali e giurisprudenziali assunte oggi, finendo per verificare la reale e concreta applicazione dell’istituto nelle decisioni dei giudici di merito e di legittimità.
Il primo capitolo offrirà al lettore la possibilità di conoscere i passaggi significativi che hanno portato all’attuale codice di procedura penale: dal precedente codice Rocco del 1931, passando per l’ adattamento del “vecchio” codice di procedura penale alla “nuova” Costituzione del 1948, arrivando all'agognato passaggio dal sistema inquisitorio a quello accusatorio, con la stesura del nuovo codice di procedura penale del 1988. L'analisi passerà in rassegna le principali tappe del percorso di perfezionamento del codice, giungendo alla recente riforma del “Giusto processo” del 2001.
Il secondo capitolo mirerà a sviscerare il punti nevralgici dell’istituto delle contestazioni probatorie: art. 500, 501 e 503 c.p.p., soffermandosi tanto sui passaggi storici imprescindibili, come la “svolta inquisitoria del 1992” e la successiva riforma del 2001, quanto sull' evoluzione giurisprudenziale e dottrinale, spesso in contrasto tra loro, che ha contributo a delineare il quadro di riferimento attuale di tutto l'istituto.
Il terzo capitolo sarà dedicato all' analisi di un istituto collegato a quello delle contestazioni: la lettura degli atti durante l' esame incrociato.
Le letture hanno un ruolo centrale nell'analisi del istituto oggetto di questo lavoro, infatti la contestazione quasi sempre avviene tramite la lettura di atti di fasi precedenti, ma i due istituti sono collegati, sopratutto, perché momenti necessari, spesso indispensabili, della cross-examination che caratterizza la prova dichiarativa. Anche in questo capitolo ci soffermeremo molto sui passaggi storici rilevanti , la “svolta inquisitoria” del 1992 colpì anche l'istituto delle letture e sfociò in un “braccio di ferro” tra Parlamento e Corte Costituzionale che termino solo con la riforma del 2001, continuando l'analisi dei vari punti critici di tutta la disciplina.
L'ultimo capitolo permetterà di conoscere meglio, alla luce della constatata importanza dell'istituto delle contestazioni, le modalità di utilizzo dell'istituto tanto da parte dell'accusa quanto della difesa. Inoltre, a coronamento del lavoro, verrà concretamente verificata l' applicabilità dell' istituto delle contestazioni probatorie nelle sentenze dei giudici di merito e di legittimità, chiarendo se questo istituto sia utilizzabile per una semplice valutazione della credibilità e dell' attendibilità del teste o se magari è divenuto sistematicamente un elemento di prova da quale far dipendere la colpevolezza o l' assoluzione del imputato.
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Informazioni tesi
Autore: | Fabio Tissi |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2013-14 |
Università: | Università degli Studi di Bari |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Sergio Lorusso |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 223 |
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