Le acque internazionali. Dalla libertà dei mari al mare territoriale
Il presente lavoro, sviluppato su quattro capitoli, si è incentrato sull'analisi dello sviluppo che hanno avuto, nel tempo, l'interesse per il nostro mare e le norme che ne regolano l'utilizzo. Dalla libertà assoluta di utilizzo delle acque (secondo l'antico concetto di mare liberum), attraverso gli usi e le consuetudini, sì è giunti all'individuazione di norme internazionali, fondate perlopiù su accordi e convenzioni, che regolano la giurisdizione sulle acque e sulle navi che le solcano per i più svariati motivi.
Il mare libero, ora mare internazionale, ha lasciato spazio sempre più ad aree dove il potere dello Stato costiero diventa via via (man mano che ci si avvicina alla costa) sempre più incisivo, fino a quando si entra all'interno delle "acque territoriali" dove il Paese costiero esercita appieno la propria sovranità, seppur mitigata dalla libertà di fruizione dello specchio acqueo per necessità legate alla navigazione che, comunque, deve essere sempre garantita, salvo rappresenti un pericolo per il Paese in questione.
Il primo capitolo si è incentrato sull'evoluzione storica della regolamentazione degli spazi acquei, dapprima riservata agli usi e consuetudini, che ad oggi è rappresentata da regole certe o, quantomeno, regole codificate in accordi e convenzioni, soggetti ad una continua evoluzione che viaggia di pari passo con lo sviluppo tecnologico e scientifico, in grado di garantire la possibilità per tutti i Paesi di partecipare e godere del mare inteso sotto il duplice aspetto di via di comunicazione e fonte di risorse.
Proseguendo, nel secondo capitolo, sono stati analizzati il mare internazionale, quella parte di specchio acqueo lasciata al libero utilizzo da parte dell'intera comunità, e il rispettivo fondo marino dove, proprio nell'interesse collettivo, si debbono applicare norme sorte in funzione della tutela dell'ambiente marino e del patrimonio culturale sottomarino.
La terza parte è stata riservata all'analisi della giurisdizione esercitata dagli Stati in alto mare, uno spazio non soggetto a sovranità territoriale, dove gli interessi collettivi e le regole comuni incontrano il diritto e la pretesa dell'esercizio della sovranità dei Paesi dei quali le navi battono bandiera. Al fianco di un potere esclusivo dello Stato di bandiera sulla propria nave, si sviluppa una giurisdizione complementare e cooperativa finalizzata a garantire l'ordine nelle attività umane e tutelare le risorse marine, con particolare attenzione alla repressione della criminalità. Il capitolo ha affrontato, inoltre, il particolare regime della zona Artica oggetto di particolare attenzione per l'importanza che svolge come via di comunicazione, soprattutto a fini commerciali.
Il quarto ed ultimo capitolo analizza il regime giuridico del mare territoriale, della zona contigua, della piattaforma continentale e della zona economica esclusiva. Il mare territoriale costituisce un'area dove il potere dello Stato costiero è "pieno", ma anche dove vigono numerose regole individuate per tutelare le navi e le attività degli altri Paesi ai quali, in virtù dell'antico principio di mare libero, non può essere negata la possibilità di solcare i mari, nemmeno se essi si trovano sottoposti alla sovranità di un altro Stato, sempreché non vengano poste azioni contro la sua sicurezza. All'interno della zona contigua, della piattaforma continentale e della zona economica esclusiva, situate al di là del mare territoriale, i Paesi costieri estendono il proprio potere grazie alla presenza di norme consuetudinarie che si affiancano e si combinano con la norma sui poteri di controllo nella zona contigua (art. 33 della Convenzione di Montego Bay) laddove il potere repressivo dello Stato costiero risulta utile e funzionale al conseguimento di fini comuni e tutelati dal diritto internazionale (tutela degli interessi doganali, contrasto all'immigrazione illegale e al traffico internazionale di droga).
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Informazioni tesi
Autore: | Marco Vaccai |
Tipo: | Laurea magistrale a ciclo unico |
Anno: | 2021-22 |
Università: | Università degli Studi Guglielmo Marconi |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Alessandro Ferrari |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 117 |
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