La tutela penale dei dati biometrici nella disciplina in materia di privacy
[...] Le caratteristiche dei dati biometrici impongono uno scostamento del diritto alla protezione dei dati biometrici rispetto alla categoria generale costituita dalla privacy, o almeno una sua riformulazione. Si rende allora necessario un bilanciamento tra il sacrificio della privacy, lesa inevitabilmente dall’utilizzo delle applicazioni biometriche, e la tutela degli interessi dei singoli, in un contesto tecnologico caratterizzato da un rapido e notevole progresso, in cui ancora oggi l’impiego degli strumenti di misurazione biometrica risulta un fenomeno misconosciuto, sia per i soggetti, che ne fanno quindi un uso sostanzialmente inconsapevole, sia per il legislatore e gli studiosi delle diverse discipline in cui un loro utilizzo può risultare utile. Il pericolo che si deve evitare è far sì che tali dati vengano impiegati in modo indefinito come metodo generale di sorveglianza, permettendo così che la biometria si innalzi a “controllore generale”. Per tale motivo, il Garante ha più volte precisato che i dati biometrici devono essere utilizzati in modo limitato per l’identificazione dei soggetti e deve essere preferito, qualora ciò risulti possibile, l’impiego di mezzi alternativi di riconoscimento, meno invasivi delle prerogative più intime dei soggetti. L’utilizzo dei dati biometrici infatti mette in evidenza lo stretto legame che intercorre tra il corpo e l’infinita quantità di informazioni che da quest’ultimo possono essere estratte. In tale prospettiva, il trattamento di questi dati determina una frattura di quell’unità ideale che dovrebbe contraddistinguere il corpo umano, il quale finisce per perdere la propria unità e per identificarsi nelle singole parti che lo compongono (come le impronte digitali, il DNA, ecc.), le quali potranno essere utilizzate per le più svariate finalità, ma in modo autonomo rispetto a quel “contenitore” chiamato corpo. [...]
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Informazioni tesi
Autore: | Cezar Stefan Cazan |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2019-20 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Riccardo Borsari |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 170 |
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