Fronteggiare lo stigma del disturbo mentale: riflessioni sul ruolo dell'assistente sociale
Il concetto di malattia mentale è stato protagonista di una lunga evoluzione nella storia. Le persone con una malattia mentale venivano allontanate dalla società subendo fin dall’inizio discriminazioni e vessazioni. Nonostante i progressi avvenuti in quest’ambito, dalla Riforma Basaglia che sancì la chiusura dei manicomi, al diffondersi dei Servizi di salute mentale che oggi mirano all’inclusione delle persone con un disagio psichico attraverso interventi e progetti personalizzati, i pregiudizi sono ancora fortemente presenti nella società.
Il fenomeno dell’etichettamento può avere un impatto molto potente sulla vita delle persone, il quale può impedire il raggiungimento degli obiettivi, o provocare timori nel chiedere aiuto, o nel rivolgersi ai servizi sanitari per paura di essere stigmatizzati.
L’elaborato avrà come oggetto l’analisi della malattia mentale e dello stigma. Ancora oggi l’immagine delle persone affette da disturbi mentali è spesso quella di individui strani, imprevedibili e talvolta anche potenzialmente pericolosi. Tale pregiudizio rappresenta un ostacolo per la loro inclusione nella società.
Nel primo capitolo affronterò il concetto di malattia mentale a partire dal Medioevo fino all’epoca contemporanea, con un breve excursus sulle più diffuse malattie mentali, come la depressione, l’ansia e la schizofrenia.
Nel secondo capitolo mi concentrerò sullo stigma e sulla discriminazione, su come i social media abbiano contribuito a stigmatizzare il malato mentale e su quali interventi possano essere messi in atto per la riduzione dello stigma.
Infine, nel terzo capitolo metterò in luce le competenze dell’assistente sociale nel rapporto con il malato mentale, focalizzando in particolare l’attenzione sugli interventi riabilitativi e preventivi e sull’importanza fondamentale di promuovere la salute mentale.
È auspicabile che si giunga ad una maggiore comprensione della malattia mentale, sia da parte della popolazione in generale, sia da parte dei professionisti, e che quest’ultimi si impegnino nello sviluppo di nuovi progetti e ricerche per contrastare la stigmatizzazione e promuovere la salute mentale.
Portare l’attenzione su questa tematica è il primo passo per provare a modificare il nostro comportamento e, di conseguenza, il mondo che ci circonda.
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Informazioni tesi
Autore: | Valeria Casaccia |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2021-22 |
Università: | Università degli studi di Genova |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Scienze del servizio sociale |
Relatore: | Anna Zunino |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 53 |
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