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La nuova legittima difesa

La presente tesi si propone di illustrare le cause e gli effetti della riforma dell’art. 52 c.p.
Il primo capitolo tratta, brevemente, l’origine e le caratteristiche dell’art. 52 c.p. originario, il dibattito politico creatosi dopo numerosi episodi di cronaca nera che hanno suscitato la necessità di una riforma in senso più liberale della scriminante. Si affrontano le varie proposte presentate in Parlamento e alcune delle più complete e complesse elaborazioni contenute nei vari progetti per un nuovo codice penale e interessanti contributi dottrinali.
Il secondo capitolo è interamente dedicato alla nuova legittima difesa speciale, con l’analisi delle sue caratteristiche, delle polemiche che ha generato e delle discussioni dottrinali attorno alla sua natura e sua funzione. Non mancano alcune considerazioni relative alla legislazione penale nel complesso e all’influsso dell’opinione pubblica nell’opera legislativa dello Stato, con il rischio di rendere le leggi un semplice orpello in mano a chi si dimostri mediaticamente più preparato a riscuotere consenso.
L’ultimo capitolo tratta la parte processuale sotto tre differenti aspetti. Una prima parte è dedicata ai profili procedurali generali prescritti nel c.p.p. La seconda parte si focalizza sull'opera giurisprudenziale della Corte di Cassazione con il ricorso alla giurisprudenza più recente e quella storicamente più interessante. La terza e ultima parte è dedicata ai rilievi di incostituzionalità mossi alla novella, con particolare attenzione alle possibili incompatibilità a livello comunitario.
In chiusura alcune brevi considerazioni personali di carattere più strettamente politico che giuridico.

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1 Introduzione Le cause di giustificazione sono l’istituto giuridico che, in particolari circostanze, rende non punibile un fatto umano tipico normalmente sanzio- nato da una norma incriminatrice. Nei moderni sistemi penali rappresentano l’unico mezzo, in diritto, che consente di provare di aver agito in circostan- ze che giustifichino il fatto illecito. La scriminante più affascinante, complessa e giuridicamente rilevante è la legittima difesa. Essa deriva da un principio di ius naturale – fondato sull’istinto di autoconservazione – che spinge ogni essere senziente a di- fendere la propria integrità dai pericoli esterni. L’autodifesa si potrebbe analizzare sotto i più svariati profili ma la scelta – in questa tesi – ricade su alcuni degli aspetti più pratici e contingenti, concernenti, princ ipalmente, le questioni antecedenti, coeve e successive alla riforma dell’art. 52 c.p., intervenuta con la legge n. 59 del 2006. L’elaborato si prefigge di illustrare, mediante un’esposizione critica delle varie tesi dottrinarie, il percorso che ha accompagnato la riforma dell’autodifesa, analizzandone le cause e gli effetti e con una particolare at- tenzione alle critiche, talvolta aspre, alle possibili alternative e ai profili problematici rimasti irrisolti o aggravati. La bibliografia utilizzata spazia da articoli di dottrina, di poco precedenti e immediatamente successivi alla novella, alle prime applicazioni giurispru- denziali. I giuristi esaminati sono espressione della scienza giuridica più accorta e autori di alcuni degli scritti che hanno saputo valutare e interpre- tare con arguzia, equilibrio e opportuna severità, l’intervento legislativo che ha modificato l’istituto in esame. Certamente prezioso è stato l’apporto della manualistica che – puntualmente aggiornata – pur affrontando l’argomento in ottica pedagogica offre interessanti spunti di approfondi- mento su singole questioni, poi largamente dibattute e approfondite dalla dottrina di settore.

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Informazioni tesi

  Autore: Edmir Lacka
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Trento
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Alessandro Melchionda
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 112

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Parole chiave

riforma
autotutela
novella
cassazione
arma
autodifesa
art. 52 c.p.
scriminanti
comma 2

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