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Il reato di corruzione per l'esercizio della funzione ex art. 318 del codice penale

L'autore traccia i tratti essenziali e distintivi del reato di corruzione di esercizio della funzione o dei poteri, previsto e punti all'art. 318 del codice penale ed introdotto dalla legge 190 del 2012, nota come riforma Severino, successivamente oggetto di riforma da parte della legge n. 69 del 2015 e, infine, dalla cd. legge "Spazzacorrotti", ovvero la legge n. 3 del 2019. Il nucleo centrale dell'elaborato verterà l'analisi prettamente esegetica ed applicativa della fattispecie delittuosa di riferimento, tenendo inevitabilmente conto degli interventi legislativi di maggior rilievo, degli orientamenti ermeneutici dell'ultimo decennio e delle opinioni della più autorevole dottrina in merito ad un tema di costante attualità giuridica. La disamina dei tratti distintivi del reato sarà preceduta da un'esaustiva introduzione che affronterà gli aspetti storici, empirico-criminologici ed evolutivi del fenomeno corruttivo, utile a comprendere le cause e la trasformazione della corruzione nel tempo e nello spazio, con particolare riferimento all'ambito nazionale. Infine, la riflessione abbraccerà aspetti concernenti l'effettività globale dell'attuale sistema repressivo nei confronti del fenomeno corruttivo ed è qui che l'Autore si spingerà oltre, andando ad avanzare concrete proposte di riforma de iure condito e de iure condendo, con riguardo naturalmente al reato fulcro dell'intero lavoro, sottoponendo al severo vaglio costituzionale sia istituti di diritto penale sostanziale che processuale, intimamente connessi alla fattispecie di reato della corruzione per l'esercizio delle funzioni o dei poteri.

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IX INTRODUZIONE L’argomento concordato con il mio paziente relatore, avv. prof. Nicola Pisani, ha tratto necessariamente spunto dalla mia volontà di procedere a un lavoro di ricerca che potesse congedarmi orgogliosamente e dignitosamente dalla mia carriera universitaria, affrontando uno dei temi a me più cari sotto il profilo professionale oltre che accademico. Gli sforzi dedicati alla repressione del fenomeno corruttivo nelle sue molteplici sfaccettature, nonché la passione e l’entusiasmo che cerco di dedicare quotidianamente alla difesa dei valori e principi che sorreggono faticosamente il nostro Paese, sono risultati determinanti nella scelta di un argomento che potesse suscitare pari entusiasmo e una appassionata attività di ricerca. L’introduzione del reato della corruzione per l’esercizio della funzione, avvenuto con l’entrata in vigore della L. 190 del 2012, innestato sul tessuto della cd. corruzione impropria di cui al preesistente art. 318 del codice penale, oltre a rappresentare un autentico novum giuridico nel diritto penale sostanziale, ha costituito forse il primo vero passo verso un contrasto deciso e strutturato alla criminalità corruttiva da parte del legislatore italiano, frutto di un approccio razionale al problema della corruzione e scevro da tentazioni populistiche, che spesso culminano in meri incrementi delle cornici edittali. L’elaborato prenderà avvio dall’analisi della corruzione nella sua dimensione storica, nel tentativo di coglierne gli aspetti fondamentali nel mutamento degli assetti politico- istituzionali, economici, culturali delle civiltà che ci hanno preceduto con un cenno sulle testimonianze preziose della letteratura coeva. Verrà subito dopo affrontato il tema della corruzione nei suoi profili empirico-criminologici, con la finalità di fornire un inquadramento più esaustivo possibile del fenomeno criminale, avuto riguardo all’eziologia, alle sue peculiarità e alle sue dinamiche, alla valutazione interpretativa degli aspetti quantitativo-statistici, concludendo con una valutazione più specificatamente qualitativa della fenomenologia corruttiva, ponendo l’accento sul percorso evolutivo che ha contraddistinto il fenomeno criminale, traendo necessariamente spunto alle vicende giudiziarie degli anni ’90, diffusamente conosciute come Tangentopoli, e come tale trasformazione abbia comportato il radicale stravolgimento degli elementi cardine della

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Parole chiave

pubblica amministrazione
corruzione
concussione
tutela penale
pubblico ufficiale
incaricato di pubblico servizio
riforma severino
spazzacorrotti
318
corruzione funzionale

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