Il rapporto medico-paziente: le situazioni critiche
Il consenso informato è il risultato del cambiamento che si è avuto nel rapporto medico-paziente, con l’affermazione sempre cre-scente dell’autonomia e dell’autodeterminazione del malato a discapi-to di quel paternalismo che per lunghissimo tempo ha caratterizzato questo rapporto.
La relazione tra il medico e il paziente si istaura attraverso il dialogo tra le parti; purtroppo però esistono dei casi particolari ed ec-cezionali in cui il dialogo è irrealizzabile e quindi il rapporto stesso è impossibile: questo ad esempio accade quando il paziente versa in sta-to vegetativo permanente. In queste situazioni particolari un modo per sopperire alla mancanza di dialogo con il paziente potrebbero essere le dichiarazioni anticipate di trattamento, attraverso cui, ciascuno di noi, potrebbe esprimere le proprie volontà se in futuro non fosse più in grado di manifestare un valido consenso.
Altre volte invece il rapporto tra medico e paziente è da consi-derare difficile, perché non vi è convergenza nelle decisioni da pren-dere: questo si verifica quando viene messa in discussione l’utilità di un trattamento sanitario e sorge un evidente contrasto sulla futilità o meno di una determinata terapia, che porta ad un vero e proprio scon-tro tra i medici e i pazienti.
Sul tema delle DAT in Italia si stanno ancora muovendo i primi passi, rispetto a quanto fatto da altri Paesi, tra cui la Germania, che si sono concretamente attivati per trovare una soluzione alle problemati-che legate alle questioni di fine-vita, anche attraverso una più efficien-te politica finanziaria che ha permesso la distribuzione delle risorse in settori delicati come quelli delle cure palliative.
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Informazioni tesi
Autore: | Laura Ribbera |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Catania |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Salvatore Amato |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 82 |
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