Il Difensore civico oggi

Introduzione Il presente lavoro ha l’obiettivo di dare un quadro della difesa civica in Italia ad oggi. In particolare, sono stati esaminati gli aspetti della conoscenza e dell’utilizzo dell’istituto del Difensore civico da parte dei cittadini. L’interesse è stato originato dall’aver, io stessa, conosciuto l’istituto soltanto qualche anno fa, in occasione del corso di Diritto amministrativo. Infatti, nella mia regione, la Puglia, il Difensore civico è stato istituito con legge regionale n. 38 del 9 Luglio 1981, ma non è mai stato nominato; né lo aveva fatto il mio piccolo comune di residenza e la provincia di Taranto. Sono pertanto parte di quei cittadini italiani discriminati sul piano della disponibilità di tale istituto. Fino agli anni sessanta, la nostra pubblica amministrazione si esprimeva attraverso atti unilaterali e imperativi a cui il cittadino poteva opporsi con l’impugnazione. Per molto tempo, il cittadino italiano è stato in una posizione di soggezione nei confronti della pubblica amministrazione. Non disponendo di conoscenze tecnico- giuridiche, i suoi rapporti con la pubblica amministrazione assumevano le caratteristiche di separazione e contrapposizione: l’unica strada percorribile era quella giurisdizionale. La proliferazione delle istanze dei cittadini ha contribuito all’intasamento delle procedure giurisdizionali che, per questa ragione, si sono rivelate insufficienti ad assicurare la effettività della tutela. I principi fondamentali della nostra Costituzione garantiscono, tra gli altri, la inviolabilità dei diritti umani, l’uguaglianza, la partecipazione all’organizzazione politica, economica e sociale e il diritto alla imparzialità e al buon andamento della pubblica amministrazione. 7