I modelli per le redazione di un diritto europeo dei contratti con particolare riferimento all'attività della dottrina tedesca
A seguito delle risoluzioni del Parlamento europeo del 1989 e 1994, si è acceso un forte dibattito dottrinale sull’opportunità di dotare l’Europa di un Codice Civile Europeo, da cui sono emersi due diversi approcci: il cosiddetto approccio “top down” o “rule oriented”, da un lato e l’approccio “bottom up” o “storico-culturale”, dall'altro. I sostenitori del primo approccio sono favorevoli all'unificazione del diritto europeo dei contratti attraverso l'applicazione della medesima disciplina sostanziale a tutti gli ordinamenti comunitari, operata per mezzo dello strumento legislativo. Tra i progetti ad esso riconducibili, si colloca la codificazione del diritto civile. Il secondo approccio, riconducibile soprattutto ad autori tedeschi, si orienta invece verso un'unificazione attuata principalmente grazie all’apporto della scienza giuridica, ossia dello studio storico-comparatistico e di conseguenza di una rivalutazione dello ius commune. Non mancano comunque attori che si spingono a proporre lo stesso diritto romano quale fonte per un diritto comune europeo, in alternativa o addiritura costituente il contenuto di un codice. Prescindendo da tali posizioni utopiche, è innegabile che l'attività della dottrina tedesca abbia dato un contributo di rilievo alla creazione di un diritto europeo dei contratti. La riforma dello Schuldrecht rappresenta un vero e proprio esempio di come sia possibile attuare, mediante lo strumento dottrinale tedesco, la ricodificazione del diritto delle obbligazioni e dei contratti, tenendo conto allo stesso tempo, sia dei principi comuni tra ordinamenti statali, elaborati mediante i progetti di ricerca, quali i PECL, sia dell'ambito sempre più ampio occupato dal diritto sopranazionale in ambito privatistico. Con la Schuldrechtsmodernisierung si assiste a un cambiamento nel panorama dottrinale tedesco: il ruolo fondamentale, in sede di riforma del diritto dei contratti, che spetterebbe alla legislazione, viene affidato alla scienza giuridica, che volge lo sguardo ad una prospettiva sempre più europea e internazionale, aprendo la strada ad un nuovo concetto, quello di una europeizzazione della dottrina. A livello europeo, la Comunicazione della Commissione europea del 2003, “A more Coherent European contract law-An action Plan”, evidenzia infatti come “un dirittto europeo verrà in rilievo, in primo luogo, dopo ampi dibattiti dottrinali” come CFR ( Common Frame of reference o Quadro comune di Riferimento) e, successivamente, in forma di strumento opzionale. Più recentemente, con una Comunicazione del 2004, (“Diritto europeo e revisione dell'Acquis: prospettive per il futuro”) la Commissione dà corso ad una rivalutazione e risistemazione delle direttive già emanate, dando prevalenza allo strumento normativo e quindi all'approccio "top down" nella formazione del quadro comune di riferimento. E' quindi evidente che, se i primi progetti di realizzazione di uniformazione, come i PECL, si basavano sulla ricerca di denominatori comuni tra stati, ora la prospettiva è aperta anche verso il diritto positivo sopranazionale, che ha acquistato gradualmente sempre più importanza. In questo modo si constata come, all'apparenza approcci antagonisti, “bottom up” e “top down” confluiscono per dare vita al CFR, attraverso un percorso evolutivo che vede impegnati giuristi appartenenti ai diversi ordinamenti giuridici europei. Approccio “bottom up”, inteso come rivalutazione della scienza giuridica nella creazione di denominatori comuni tra stati da una parte e “top down”, inteso come necessità di considerare nell'ampio quadro di creazione del diritto privato europeo anche la produzione normativa dell'Unione Europea confluiscono verso un unico scopo, ossia la creazione del CFR, possibile base di uno strumento opzionale, ossia di un modello non vincolante per gli stessi utenti del mercato. La selezione tra norme nazionali e unificate averrà così, sul mercato, senza alcuna imposizione dall' “alto”,verrà valutata in temini di efficacia, ma anche di consenso. In seguito la Comunità potrà intervenire attraverso un modello dotato di maggior vincolatività, quale un codice; se ciò avverrà, dovrà però riconoscere l'apporto della scienza giuridica, senza la quale tale progetto non si sarebbe realizzato.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Anna Mattuzzi |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2004-05 |
Università: | Università degli Studi di Trento |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | scienze giuridiche europee e transnazionali |
Relatore: | Elena Ioriatti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 60 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Soft Law & Diritto Privato Europeo
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi